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Divorzio Valentino Rossi e BMW? No, ma per "vincere facile" è meglio il GT World Challenge...

Non una rottura, ma una scelta calcolata. L’assenza di Valentino Rossi dal WEC 2026 potrebbe rispondere a logiche di competitività 

Rottura con BMW?

Uscita la lista piloti e constatata l’assenza di Rossi al WEC 2026, da subito s’è pensato ad una rottura con BMW, da molti interpretata come la conseguenza di una mancata considerazione o come l’ennesima delusione di una carriera ormai lontana dai riflettori. Vero, la “mancata promozione” in Hypercar (obiettivo dichiarato di Rossi) potrebbe far pensare a questo scenario, ma le cose potrebbero essere andate diversamente… 

Una scelta che “conviene”

Diciamolo subito: il rapporto tra Rossi e la Casa bavarese non si interrompe affatto. Valentino continuerà a correre con BMW e al volante della M4 GT3, ma non nel WEC. La prossima stagione lo vedrà impegnato nel GT World Challenge, una serie che conosce bene e nella quale ha già ottenuto risultati importanti. La scelta di non disputare il Mondiale Endurance non sembrerebbe quindi nascere da esclusioni o bocciature, bensì da valutazioni precise legate al contesto sportivo. Fondamentalmente, non gli conveniva.  Nel WEC, Rossi avrebbe infatti corso ancora una volta in equipaggi misti, affiancato da un pilota di classe Pro e da un Bronze (cioè un non professionista), una configurazione che limita le possibilità di puntare con continuità alla vittoria. Nel GT World Challenge, invece, il Dottor potrà condividere l’abitacolo esclusivamente con piloti professionisti tra i più competitivi delle GT. Una differenza sostanziale. 

Nuovi scenari

Va inoltre aggiunto che l’uscita dal WEC non preclude altri scenari. Al contrario, resta aperta la possibilità di un invito alla 24 Ore di Le Mans, così come eventuali partecipazioni a gare Endurance negli Stati Uniti. Il calendario include inoltre le tappe dell’Intercontinental GT Challenge, da Bathurst a Suzuka fino a Indianapolis, palcoscenici insomma di primissimo piano. Più che una rottura, dunque, si tratta di una decisione strategica. Valentino Rossi resta legato a BMW e continua il proprio percorso nelle GT scegliendo il contesto più adatto per essere competitivo e, questo va detto, protagonista.

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