Bautista e Ducati si separano: futuro in BMW o ritiro per lo spagnolo
Ducati e Aruba hanno esercitato la clausola per uscire dal contratto con il 40enne due volte campione del mondo sbk. Penalizzato dalla norma del peso combinato moto/pilota, Alvaro nell'ultimo anno e mezzo ha faticato

Bautista e la Ducati si separeranno a fine 2025, dopo un rapporto durato 4 anni, più la stagione 2019 del titolo sfiorato. Aruba e Ducati hanno esercitato la clausola che permetteva loro di rompere con un anno di anticipo il biennale che li teneva legati. A fine stagione, Bau Bau metterà fine a una avventura che gli ha fruttato 2 titoli mondiali, ma altrettante stagioni complicate come la scorsa e quella attuale, da quando in buona sostanza è stata introdotta la norma sul peso moto/pilota.
Futuro incerto...
...e felicità a momenti cantava la canzone Un mondo difficile di Tonino Carotone, che ben si adatta alla situazione di Bautista. Lo spagnolo ora può cercare una nuova destinazione, ma allo stesso tempo deve anche trovare quella quadra che gli sfugge dal round di Aragona 2024, l'ultima occasione in cui è riuscito a vincere. I risultati sono fondamentali per trovare una opzione che non sia un mero parcheggio, ma che rappresenti un finale di stagione degno del suo valore. In fondo Bautista, nonostante i suoi 41 anni, sembra avere ancora qualcosa da dire.
Gli scenari che si aprono per lui sono quello di un futuro in Bmw, considerato che la squadra sta cercando un sostituto di Razgatlioglu e che sia Bulega che Locatelli hanno già rifiutato la proposta e firmato rispettivamente con Ducati e Yamaha. Se invece Bautista decidesse di mettere fine alla propria carriera agonistica, potrebbe diventare tester Pirelli per le nuove gomme MotoGP che vanno sviluppate in ottica mondiale per il 2027.
Altre opzioni al momento non sembrano essere sul tavolo: Bautista avrebbe voluto correre con la nuova Panigale, che debutterà proprio l'anno prossimo e a più riprese aveva lanciato segnali d'amore verso il management bolognese. Ducati però ha scelto di iniziare un processo di rinnovo del proprio parco piloti ed è difficile pensare che Alvaro, rifiutato dal team ufficiale, possa guardare con reale interesse a una destinazione in una struttura privata. Le possibilità non mancherebbero, ma chiaramente bisognerebbe venire a patti con il portafoglio e con l'orgoglio.
La spalla giusta
Aruba ha trovato l'accordo con Bulega per proseguire un altro anno insieme e il team ora si guarderà intorno con decisione, alla ricerca di un secondo pilota, ben sapendo che la soluzione migliore sarà quella con i più interessanti sviluppi sul lungo periodo. Le ipotesi aperte sono diverse, dopo la separazione da Alvaro Bautista. La prima è quella di aspettare il domino del mercato MotoGP e poi tuffarsi su qualcuno dei piloti che dovessero restare senza sella, guardando con attenzione a profili come quello di Jack Miller, per fare il nome del pilota forse in cima alla lista tra chi corre con i prototipi. Un'altra possibilità è quella di andare su un pilota proveniente dalla Moto2 e in terza istanza si valutano le scelte basate sull'esperienza, con Andrea Iannone miglior rappresentante della tipologia “usato sicuro”.
A ogni modo, Ducati non ha alcuna fretta: le valutazioni sono rimandate a quando le disponibilità dei piloti sul mercato saranno più chiare, anche perché Bulega garantisce per un altro anno una precisa garanzia di performance e risultati, ma allo stesso tempo ha “drenato” diverse risorse economiche per il ritocco di ingaggio e bisognerà quindi fare i conti anche con il portafoglio.