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Incidente Zanardi, parla il neurochirurgo: "Sarà una cosa lunga, nel migliore dei casi"

Giuseppe Olivieri, direttore dell'unità di neurochirurgia spiega come sia presto per fare valutazioni: "I peggioramenti purtroppo possono arrivare da un momento all’altro. Il miglioramento, se ci sarà, sarà lentissimo nel tempo. E le valutazioni sulla situazione neurologica si faranno quando si sveglierà, se si sveglierà". Sabino Scolletta, dalla terapia intensiva. "Fortunatamente non c'è nessuna lesione al torace e a livello addominale. Valuteremo nei prossimi giorni un'eventuale sospensione della sua sedazione”
In mattinata i medici che stanno seguendo Alex Zanardi in seguito al gravissimo incidente di cui è stato vittima ieri pomeriggio hanno incontrato la stampa in due differenti momenti.

Le prime parole
A seguito del primo bollettino medico diramato dall'ospedale di Siena intorno alle 10, il neurochirurgo Giuseppe Olivieri è entrato nel dettaglio delle cure prestate: “Ha parametri emodinamici e metabolici stabili. È intubato e supportato da ventilazione artificiale”. Zanardi viene mantenuto in coma farmacologico, mentre “resta grave il quadro neurologico. È arrivato con un fracasso facciale e una frattura affondata delle ossa del frontale - ha specificato il direttore dell’unità di neurochirurgia dell’ospedale- se le cose andranno bene, in un futuro si dovrà procedere anche con una ricostruzione della teca cranica”. Il trauma si deve stabilizzare e in queste situazioni generalmente i miglioramenti arrivano un poco alla volta. “Dovrà rimanere in rianimazione sedato, ventilato, lasciando che, con il tempo, il danno secondario conseguenza del trauma si stabilizzi. Sarà una cosa lunga, nel migliore dei casi, mentre i peggioramenti purtroppo possono arrivare da un momento all’altro. Il miglioramento, se ci sarà, sarà lentissimo nel tempo. E le valutazioni sulla situazione neurologica si faranno quando si sveglierà, se si sveglierà. È inutile ipotizzare adesso come andrà, nel caso lo si farà nei prossimi giorni, nelle prossime settimane”. Olivieri conferma però che non si è intervenuti solo per prassi: “Posso affermare di essere convinto che l'intervento sul paziente è stato effettuato perché valeva assolutamente la pena di curarlo”.

La conferenza stampa
Un successivo bollettino è arrivato circa due ore più tardi, dal reparto di terapia intensiva dove l'atleta bolognese è stato ricoverato: vengono confermate le condizioni stabili e il trauma cranico grave, sono state escluse invece lesioni a torace e addome. “La situazione è chiaramente importante dal punto di vista del danno cerebrale e potrebbe peggiorare, ma attualmente la stabilità esclude possibilità - ha spiegato il responsabile del reparto, Sabino Scolletta -. Nella notte, a partire dalle 22, il quadro clinico si è progressivamente stabilizzato. I parametri sono nella norma. È ben adattato al ventilatore meccanico, e questo è un  segno positivo. Il quadro neurologico è difficile da valutare in queste ore, perché siamo costretti a tenerlo sedato, in coma  farmacologico. Fortunatamente non c'è nessuna lesione al torace e a livello addominale. Valuteremo nei prossimi giorni un'eventuale sospensione della sua sedazione”.

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