Sperimentazioni Yamaha: ibrido, elettrico e idrogeno
Conto alla rovescia per il Japan Mobility Show 2025, in scena quest'anno tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. Tra i partecipanti anche Yamaha che, a Tokyo, esporrà 16 modelli tra concept elettrici, ibridi e a idrogeno. Un chiaro segnale sulla strada da intraprendere?
Lo stand “Feel the Future” e la visione Yamaha
In scena al Tokyo Big Sight dal 29 ottobre al 9 novembre sul tema “Feel. Move”, il Japan Mobility Show 2025 sarà occasione per Yamaha di mostrare alcuni modelli - sedici, di cui sei in anteprima mondiale - tra concept elettrici, ibridi e a idrogeno destinati a "tracciare" la visione della mobilità su due e tre ruote della Casa di Iwata. Per il momento le informazioni in nostro possesso sono ancora esigue, ma qualcosa possiamo anticiparvelo fin da subito...
I concept più futuristici
Tra i concept più futuristici vedremo sicuramente il (o la) MOTOROiD:Λ, evoluzione del celebre progetto MOTOROiD. Un veicolo capace di apprendere, adattarsi e interagire con il pilota attraverso l’apprendimento per rinforzo, esercitandosi prima in ambienti virtuali e trasferendo poi le abilità acquisite nel mondo reale grazie a tecniche Sim2Real. Tra le caratteristiche principali del veicolo spiccano movimenti naturali e fluidi, ottimizzati tramite intelligenza artificiale, e un esoscheletro leggero ma robusto, progettato per sopportare gli urti generati dai tentativi e dagli errori durante la fase di apprendimento.
Accanto alla MOTOROiD:Λ troverà spazio anche il PROTO BEV, una superbike elettrica compatta, progettata per offrire una risposta lineare e una sensazione di controllo totale grazie a un’interfaccia semplificata e intuitiva. Non sono ancora stati divulgati i dettagli sulla capacità della batteria, sulla potenza del motore, sull’autonomia e sul peso. Ma ci basterà attendere ancora pochi giorni...
Tra le anteprime più curiose ci sarà anche anche l’H2 Buddy Porter Concept sviluppato insieme a Toyota: un motore alimentato a idrogeno montato su un telaio da mobilità urbana leggera, con serbatoio ad alta pressione e un’autonomia stimata oltre i 100 km.
Con il TRICERA proto, Yamaha ha invece spinto l’innovazione nel campo delle tre ruote: sterzo indipendente su ciascuna, equilibrio tra agilità e stabilità, e un sound design “αlive AD” capace cioè di restituire sensazioni acustiche “personalizzate”. A completare la parte più sperimentale ci saranno poi i prototipi PROTO HEV e PROTO PHEV, rispettivamente ibrido e ibrido plug-in, pensati per unire efficienza elettrica e prestazione termica in un passaggio fluido tra le due modalità di guida.
Infine, la Y-00B: Base / Bricolage che, forse, mostrerà la direzione più “umana” del design Yamaha: una e-bike completamente personalizzabile, la cui versione Bricolage ha reso omaggio alla storica YA-1 del 1955 con richiami estetici vintage fusi a un telaio moderno (ve ne parlavamo qui: Yamaha YA-1, la Libellula Rossa che fece volare Iwata)
I modelli realistici
Fantascienza? Può essere ma, accanto ai concept più futuristici, Yamaha presenterà anche modelli già pronti o prossimi alla produzione. Tra questi, la TRACER9 GT+ Y-AMT, che ha introdotto un sofisticato cambio automatizzato nella gamma sport-tourer e, per quanto riguarda la mobilità urbana, il Fazzio, scooter ibrido presentato in realtà già nel 2022.
Sul fronte racing verranno invece esposte la YZF-R1 (Suzuka 8 Hours spec) e la TY-E 3.0, entrambe evoluzioni dirette di modelli da competizione che già conoscevamo. A completare lo stand altri progetti “collaterali” come il NACTUS vs TRE-X, gli urban concept ONE-MAX Urban / Historical e l’area dedicata a Sound xR, in cui strumenti musicali e tecnologie acustiche (ricordiamo che la Casa di Iwata nasceva come azienda produttrice di strumenti musicali) hanno “interagito” con le moto in un’esperienza “multisensoriale”.
E a proposito di “modelli realistici”: Yamaha MT-09, pronta la versione ibrida
Quale strada per la produzione?
Naturalmente, non tutti i concept esposti confluiranno in modelli di serie. Molto probabilmente Yamaha sfrutterà piuttosto l’esposizione come un vero laboratorio d’idee, aperto alla sperimentazione e al confronto con il pubblico. Tuttavia, la direzione intrapresa appare evidente: elettrico, ibrido e idrogeno sono i tre assi su cui il marchio sembrerebbe voler costruire il proprio futuro... Sarà davvero così?