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Royal Enfield Urban Guerrilla SM450: da Londra a Biarritz in impennata

Dall'esposizione statica al Bike Shed di Londra ai monoruota sul traguardo della Wheels & Waves’ Punks Peak Hill Climb. Continua così il tour europeo della Royal Enfield più "ribelle" che avete mai visto...

Si chiama Urban Guerilla SM450 ed è la creazione del customizer inglese Sticky's Speed Shop su base Royal Enfield Guerrilla 450, che vi abbiamo presentato qui in occasione della sua prima apparizione londinese. Allora si trattava del Bike Shed, di certo un evento chiave per il settore special, ma pur sempre statico e dunque un po' limitato. Di tutt'altro genere è invece l'altrettanto celebre Wheels & Waves che si svolge puntualmente ogni anno sulla costa oceanica di Biarritz (Francia) e dove buona parte di queste moto uniche posso esprimersi al meglio su qualunque superficie, che sia asfalto, sterrato o finissima sabbia...

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Proprio qui la Urban Guerilla SM450 ha trovato il suo habitat ideale, in cui mostrare la sua verve da vera supermotard vecchia scuola, tra una livrea che sa di graffiti e "virgole nere" pennellate a terra in derapata. Dove non bastano le parole a descrivere l'essenza di una moto, arrivano i fatti: una mano sul manubrio, l’altra alzata per aria in segno di esultanza e poi una lunga impennata sulla linea d’arrivo della Punks Peak hill climb, la gara in salita che è fiore all'occhiello dell'evento e che ha visto presentarsi così, con sobrietà, quel Matt Coulter che è ideatore, costruttore e - non da ultimo - "manetta" del vivace laboratorio Sticky's.

Lo stile di una Guerrilla punk

Delle linee classiche ed eleganti cui ci ha abituato Royal Enfield resta davvero poco. L’estetica è cambiata radicalmente e ora il colpo d’occhio non può che riguardare il serbatoio, di derivazione Yamaha YZ250 del 1987. Matt ne ha trovato uno malmesso su eBay e, dopo averlo tagliato e deformato per farlo incassare sul telaio, ha passato la patata bollente ai battilastra di Coba Valley, che lo hanno riprodotto in alluminio su misura. 

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Le plastiche che rivestono la Guerrilla 450 provengono da una Yamaha YZ dell'epoca, con l'aggiunta di faro Acerbis Elba. Il tocco finale che rapisce lo sguardo, è però merito del lavoro dell'illustratore Ryan Roadkill che ha utilizzato dei colori esplosivi e netti, per realizzare una grafica in vinile per i convogliatori, che prosegue in vernice sul serbatoio e si conclude in pelle sulla sella.

Ciclistica artigianale

Al posteriore si è recuperato invece un telaietto Yamaha YZ125, adattato e riverniciato in bianco come il telaio principale, anch'esso modificato per montare il mono posteriore Öhlins con leveraggio Suzuki GSX-R750 SRAD. Tutto ciò è ancorato a un forcellone progettato da Steelheart Engineering, tutto in alluminio billet, con lunghezza regolabile. 

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L’anteriore è ancora più fuori scala: forcelle old school Husqvarna, recuperate a un mercatino e fissate con piastre XTrig CRF450 anodizzate viola e adattate con boccole artigianali. A completare il look, i mitici soffietti rosa. Per le ruote invece, la scelta è ricaduta su cerchi Excel, mozzi Talon e gomme Michelin rain: massimo grip e look racing. I freni? Dischi KTM e impianto completo HEL Performance... e chi ne ha ne metta!

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Meno elettronica, più meccanica

Non solo estetica, anche sostanza: Matt ha dato l'addio al Ride-by-Wire e il "benvenuto" all'acceleratore a cavo, non prima di ripensare il cablaggio elettrico grazie al supporto di Williams Motorsport Development. Tanti saluti anche all'ABS di serie e alla sicurezza che ne deriva, per fare spazio a prestazioni più grezze ed esuberanti garantite da una centralina IgniTech, con selettore mappe. Completano l'opera un corpo farfallato JenVey e uno scarico artigianale.

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Foto: Bike Exif / Thomas Kettlety & Kati Dalek

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