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Nuovo Codice della Strada: stretta su monopattini e neopatentati

Oltre a pene più severe per chi è fermato con lo smartphone in mano o il tasso alcolemico superiore ai limiti, il nuovo Codice della Strada introdurrà novità anche a livello di “mobilità green” e neopatentati 

Grazie al via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge e alla legge delega per le modifiche al Codice della strada si prospettano importanti “novità” anche per ciò che riguarda monopattini e piste ciclabili. Oltre alle pesanti sanzioni previste per che si mette alla guida in stato di ebrezza o col cellulare in mano (ve ne parlavamo qui), il disegno di legge prevede infatti alcune strette in fatto di “mobilità sostenibile”. Facciamo il punto.

Più spazio per le ciclabili e stretta sui monopattini
Tra le novità in arrivo col nuovo Codice della Strada anche l’aumento di spazi per le piste ciclabili, più la creazione di vere e proprie zone a priorità ciclabile con limite di velocità a 30 chilometri orari. Una soluzione che, oltre ad incentivare l’uso della due ruote a pedale, dovrebbe migliorare la sicurezza dei ciclisti, categoria particolarmente a rischio quando si parla di incidenti. Altra novità di cui si discuteva da tempo sarà data dall’obbligo del casco - per tutti, minorenni e non - quando si utilizza il monopattino, con in più l’identificazione del mezzo, cioè una sorta di targa. Sempre sul monopattino, non si potrà circolare nelle isole pedonali e sui marciapiedi oppure lungo le strade extraurbane con limiti di velocità sopra i 50 chilometri.

Neopatentiati
I neopatentati dovranno aspettare 3 anni anziché 1, come adesso, prima di potersi mettere alla guida di un’auto con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t (chilowatt/tonnellata). Inoltre, qualora un minore di 18 dovesse essere fermato alla guida di un’auto non a norma gli verrà preclusa la possibilità di rimettersi al volante prima dei 24 anni d’età. Infine, sono previsti anche dei corsi di educazione stradale nelle scuole superiori.

Guida in stato di ebrezza o sostanze stupefacenti
Parola d’ordine “tolleranza zero”. Salvini ha promesso il ritiro e la sospensione della patente fino a tre anni, nonché il divieto assoluto di assumere alcol prima di guidare e l’obbligo di installare (a proprie spese) l’”alcol-lock”, cioè il dispositivo che blocca il motore nel caso rilevi un tasso alcolemico al di sopra dello zero, per i recidivi. Discorso analogo per la guida sotto sostanze stupefacenti: con immediato ritiro della patente anche in caso sospetto, cioè in attesa del risultato delle analisi per l’accertamento dello stato psico-fisico.

Guida con smartphone
Anche in questo caso, si va verso un severo inasprimento delle pene. Chi sarà pizzicato alla guida con lo smartphone in mano potrà essere multato con una sanzione fino a 1.697 euro (2.588 euro in caso di recidiva) con, in più, la sospensione della patente da 15 giorni già dalla prima violazione e la decurtazione, per i recidivi nel biennio, di ben 10 punti dalla patente.

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