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Multa per eccesso di velocità: il caso Wiklof

In Finlandia come in Svizzera, le multe per eccesso di velocità vengono calcolate anche in base al reddito di chi commette l’infrazione. Lo sa bene l’imprenditore finnico Anders Wiklof, multato con una sanzione da capogiro, anche se ancora lontana da quella “conquistata” in Svizzera da un ancor più sfortunato (si fa per dire) automobilista svedese…

Multa per eccesso di velocità: il caso Wiklof

Chi guadagna di più, paga di più
Come ben sappiamo, le multe per eccesso di velocità non riportano sempre la stessa sanzione pecuniaria, che cambia invece in base ai chilometri che eccedono il limite imposto su una particolare tipologia di strada. Stando all’articolo 121 del CdS, ad esempio, sforare di 10 km/h il limite consentito comporta una multa compresa tra i 42 e 173 euro, mentre sforando da 11 a 40 km/h la sanzione va da 173 a 694 euro, fino ad arrivare, nel caso di oltre 60km/h sopra il limite, ad una sanzione che potrebbe anche  arrivare a 3.382 euro. Cifre, insomma, che cambiano in base alla “gravità” dell’infrazione ed al contesto in cui vengono commesse.
Non funziona così in Finlandia, dove le multe per eccesso di velocità sono calcolate anche in base al reddito disponibile giornaliero di chi commette l’infrazione del reato. È molto semplice: chi guadagna di più, paga di più.
Esempio vivente di come funziona il meccanismo è Anders Wiklof, facoltoso imprenditore a capo di una Holding da circa 10 milioni di dollari nonché automobilista dal piede pesante. Reo d’aver superato il limite di ben 32 km/h, Wiklof è stato fermato dalla polizia finlandese e multato con una sanzione di, udite udite, 121.000 euro. Sembra incredibile, ma è proprio così. Anzi, c’è dell’altro: a rendere la faccenda ancor più incredibile (almeno per noi italiani), il fatto che non si trattasse della prima volta. Come ricordato dalla stampa locale, a cui il ricco imprenditore ha dichiarato d’essere “molto dispiaciuto per la vicenda”, nel 2013 Wiklof era già stato multato con 95.000 euro di ammenda e, cinque anni più tardi, condannato a pagare un’altra multa (sempre per eccesso di velocità) da 63.000 euro. Briciole, per il ricchissimo uomo d’affari, e nulla a che vedere, comunque, con la multa toccata nel 2010 ad un ancor più "sfortunato" automobilista svedese che, in Svizzera, dove vige lo stesso identico meccanismo calcolato sul reddito, ha infranto ogni record con una sanzione di 1,08 milioni di franchi, pari a circa 680 mila euro.

 



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