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Moto o trattore? La Axiom Diesel è un bel dilemma

Una cruiser alimentata a gasolio, in piena era elettrica: la proposta (provocatoria?) arriva dagli Stati Uniti e costa oltre 45.000 euro. Tra suggestioni anni ’90 e prestazioni da trattore, ecco cosa c’è dietro la Axiom Diesel…

Diesel-Powered Cruiser

Una moto diesel. Nel 2025. Quando l’Europa mette al bando il gasolio dalle città, demonizza i motori a combustione interna e sogna un futuro a batteria, c’è chi rilancia con una cruiser alimentata a gasolio. Una provocazione? Forse. Ma la californiana Axiom Diesel Cycles fa sul serio.

Pionieri del gasolio su due ruote

L’idea di montare un motore diesel su una moto non è del tutto nuova, benché, per ovvi motivi, sia sempre rimasta “ai margini” del mercato. Escludendo la JP8 sviluppata negli Stati Uniti per scopi militari a partire da una Kawasaki KLR 650 ed una decina di modelli (fortunatamente) mai nati, l’unica moto – di serie – diesel mai prodotta resta infatti la Royal Enfield Taurus, venduta, con alterna fortuna, solo in India. L’Axiom Diesel Cycles vuole però cambiare le cose con una gamma cruiser dall’aspetto familiare: linee che richiamano le Harley-Davidson Street Glide e Road Glide, abbondanza di carene, postura rilassata e una presenza scenica imponente. Ma sotto le sovrastrutture batte un cuore decisamente “insolito”.

La tecnica

Il motore è un tre cilindri in linea turbo da 1.000 cm3, sviluppato in proprio dalla casa, abbinato a un cambio a quattro marce. La potenza? Soli 22 CV e 54,2 Nm di coppia. Non un granché per un diesel. Sul fronte tecnico, Axiom non ha badato a spese, con freni Brembo e sospensioni regolabili. Ma c’è un elemento che continua a far storcere il naso: l’estetica del motore. In una cruiser, diciamolo, il propulsore è spesso il fulcro visivo: cromature, alette di raffreddamento, forme importanti. Un diesel, invece, è progettato per lavorare, non per farsi guardare. E quello dell’Axiom non fa eccezione. Il tutto per la bellezza di 49mila dollari (circa 45mila euro).

Ne vale la pena?

Domanda retorica. Una cruiser con meno potenza di una Harley di dieci anni fa, un cambio a quattro marce, un’estetica discutibile e un prezzo tutto fuorchè invitante. Il tutto per dire di essere dei pionieri del gasolio su due ruote, mentre il resto del mondo viaggia verso l’elettrico. 
 


 

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