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Micromobilità, pronto il decreto per il via alla sperimentazione in Italia

Il testo necessario al via per la sperimentazione della circolazione di veicoli elettrici "alternativi" come gli hoverboard e i monopattini elettrici è finalmente pronto. Il decreto attuativo sarà condiviso con le amministrazioni coinvolte e gli enti locali di competenza, dando il via alla sperimentazione nell’estate 2019
Micromobilità
Come promesso dalla Legge di Bilancio 2019, tra le intenzioni del Ministero del Trasporti vi è anche quella di promuovere la cosiddetta micromobilità, autorizzando cioè nelle città italiane la sperimentazione della circolazione di veicoli elettrici "alternativi" come i personal mover, i segway, gli hoverboard e i monopattini, finora fuorilegge a causa di un vuoto legislativo. “Un nuovo importante passo in avanti verso una mobilità veramente green - spiega una nota ufficiale - che consentirà di offrire nuovi mezzi di trasporto nell’ottica dell’intermodalità a zero emissioni”. Finalmente pronto, il decreto attuativo necessario ad avviare l’intero processo nell’estate 2019 sarà condiviso con le diverse amministrazioni coinvolte e con gli enti locali di competenza. Come sopra accennato, al centro della sperimentazione vi sono tutti i veicoli appartenenti alla categoria dei personal mover, cioè segway, hoverboard i monopattini. Se gli ultimi non hanno bisogno di presentazione, i primi due potrebbero a molti risultare ancora sconosciuti. Con hoverborad - o “scooter autobilanciante” - s’intende un veicolo elettrico a due ruote parallele (c’è anche il monoruota, denominato “monowheel) provvisto di sensori giroscopici necessari a mantenere l’equilibrio orizzontale. Lo si guida poggiando i piedi sulla pedana centrale (nel caso del monowheel la ruota, più grande, sta nel mezzo) e spostando il peso in avanti o in dietro per avanzare o fermarsi e a destra o a sinistra per svoltare. Meno conosciuto, almeno nel nome, il segway è invece un dispositivo di trasporto personale a due ruote parallele basato su di un sistema di controllo in retroazione, con sensori di rotazione, che imita l'equilibrio umano. Contrariamente dall’hoverboard, presenta un “manubrio” al quale il guidatore può aggrapparsi durante il movimento ed è stato negli ultimi anni declinato in diverse e numerose versioni.
Al fine della sperimentazione nelle città italiane dei veicoli sopra descritti, esistono comunque alcune regole che andranno necessariamente rispettate: al contrario degli hoverboard e dei monowheels, i segway e i monopattini elettrici potranno per esempio circolare su piste ciclabili in sede propria o in corsia riservata con velocità da 6 a 20 km/h. Tutti i mezzi saranno invece ammessi in aree pedonali, a patto però che la velocità sia sotto i 6 km/h. Nelle zone 30, dove vige il limite di velocità di 30 km/h, sono ammessi segway e monopattini a velocità dai 6 ai 20 km/h. Richiesto in questo caso il limitatore di veolcità. Riguardo invece ai conducenti, come esplicitato dal testo, i mezzi per la micromobilità elettrica potranno essere condotti solo da utilizzatori che abbiano compiuto la maggiore età o, se minorenni, che siano titolari almeno di patente di categoria Am. Vietato invece il traino e il trasporto di cose, passeggeri o animali.
Vietata, infine, la circolazione da mezz'ora dopo il tramonto - o comunque durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno se le condizioni atmosferiche richiedano l’illuminazione - dei veicoli sprovvisti o mancanti di luce anteriore bianca o gialla fissa e posteriormente di catarifrangenti rossi o di luce rossa fissa, utili alla segnalazione visiva. 
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