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BMW R100GS by Moorespeed: distillato di Gelande Strasse

La mitica regina del deserto degli anni Ottanta rivive in questa profonda rielaborazione dello specialista inglese Moorespeed di Northampton. Il motore è stato rivisto per accrescere potenza e coppia, così come la ciclistica per aumentare le già spiccate attitudini off-road della Gelande Strasse, mentre l'estetica è rimasta praticamente quella originale
GS su misura
Moorespeed è una factory inglese fondata alcuni anni fa da Richard Moore, ingegnere con una lunga esperienza negli sport motoristici e appassionatissimo di BMW in particolare la serie R100 GS, e delle Yamaha XT600 Ténéré. Insomma le regine del deserto degli anni 80. Forte della sua esperienza Richard ha deciso di mettere a punto la versione "definitiva" della R100GS, restando il più aderente possibile alla filosofia del modello nato sull'esperienza delle vittorie alla Parigi-Dakar degli anni Ottanta. La "nuova" GS è più potente e meglio gestibile del modello originale, può ovviamente essere cucita addosso al proprietario, ma la versione "base" da cui si parte è già un gran bell'oggetto. Dal punto di vista della ciclistica, la R100GS Moorespeed monta una forcella Paioli-Kayaba con steli da 46 mm ed escursione di 300 mm, regolabile in estensione e precarico; la pinza freno anteriore è Brembo a due pistoncini con un disco di diametro 320 mm. Il telaio è stato rinforzato con piastre di acciaio tagliate al laser e saldate, mentre il telaietto posteriore è ora più corto e sottile e incorpora un rinforzo aggiuntivo. Il forcellone Monolever sostituisce il Paralever ed è stato allungato (insieme all'albero motore) e lavora con un monoammortizzatore firmato Wilbers, fissato sul braccio oscillante (e non sul mozzo come in origine) per garantire alla sospensione una corsa maggiore; di conseguenza anche il cavalletto centrale è stato modificato. Il motore boxer è stato interamente ricostruito, comprese tutte le superfici esterne, che sono state sabbiate per donare loro un nuovo aspetto. Moorespeed offre un’ampia scelta di opzioni di messa a punto, con diversi pistoni sviluppati ad hoc, valvole sovradimensionate e carburatori particolari. Nella versione base il bicilindrico sviluppa 90 CV a 6.700 giri, ma se si decide di mantenere l'albero motore standard si hanno a disposizione 60 CV  6.500 giri, mentre la coppia è di 104 Nm a 5.000 giri, con albero standard  74 Nm a 3.500 giri. Anche frizione e cambio sono stati rivisti a fondo, così come la trasmissione e l’impianto di scarico. Infine, il cupolino e il parabrezza sono di HPN, mentre il faro anteriore da 7 pollici è di Phillips HiD. Il risultato, promette Moore, è una moto godibilissima in tutte le situazioni e che non ha nulla da invidiare alle rivali più moderne, potendo contare su una ciclistica raffinata e un peso ben al di sotto della soglia dei 200 kg. La voglia di provarla è alle stelle...

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