Salta al contenuto principale

Ducati Top Employer Italia 2019

Grazie alle eccellenti condizioni di lavoro, alle numerose e diversificate offerte formative rivolte ai più giovani, allo sviluppo dei talenti a ogni livello aziendale e, in generale, alla Best Practice nel campo delle Risorse Umane, Ducati è stata certificata “Top Employer Italia” per il 5° anno consecutivo
Top Employer Italia
Ducati ha chiuso il 2018 festeggiando un nuovo record di vendite: per il quarto anno consecutivo, la Casa di Borgo Panigale ha superato in fatto di nuove immatricolazioni la soglia delle 50.000 unità. A crescere sono state in particolare le Panigale che, con ben 9.700 moto vendute, si sono mangiate il 26% del mercato mondiale delle supersportive. Il merito va senz’altro alle vittorie nel Mondiale, al rafforzamento della presenza di Ducati sul mercato USA, alla solidità dell’azienda e, non da ultimo, alle “eccellenti condizioni di lavoro” offerte a tutti i dipendenti. Quello delle vendite non è infatti l’unica soddisfazione che la Casa ha raggiunto negli ultimi mesi: per il 5° anno consecutivo, appunto, Ducati è stata certificata “Top Employer Italia”, cioè azienda top a livello nazionale in ambito Human Resources dal Top Employers Institute.
La certificazione - lo ricordiamo - è data alle aziende che offrono eccellenti condizioni di lavoro, che formano e sviluppano i talenti a ogni livello aziendale (basti guardare alle numerose iniziative proposte da Ducati in ambito formativo) e che si sforzano costantemente di migliorare e ottimizzare le loro Best Practice nel campo delle Risorse Umane. La procedura Top Employers prevede la partecipazione a un severo e approfondito processo di ricerca - HR Best Practices Survey - e il raggiungimento degli alti standard richiesti. A garanzia della validità del processo di ricerca, tutte le risposte vengono sottoposte a un Audit di revisione.
Sul sito top-employers.com è possibile conoscere nel dettaglio tutte le informazioni su Top Employers Institute e sulle relative Certificazioni.

Leggi altro su:

Aggiungi un commento