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Decreto autovelox, ecco le nuove regole

In vigore dal 12 giugno, il decreto autovelox fissa finalmente alcune regole per quanto riguarda l’istallazione ed il posizionamento deo sistemi di controllo della velocità

Voluto dal ministero delle Infrastrutture nel maggio 2024, il decreto autovelox è entrato in vigore il 12 giugno 2025. Rimane il “caos” venutosi a creare con la questione approvazione/omologazione (per il quale si attendono ancora risposte), ma perlomeno vengono ora fissate le distanze minime tra i dispositivi e alcune regole da rispettare nel loro utilizzo. Vediamole. 

Posizionamento dei dispositivi

Gli autovelox potranno essere posizionati soltanto in presenza di condizioni ben precise: il tratto di strada in questione dovrà aver registrato un numero significativo di incidenti nei cinque anni precedenti, oppure dovrà risultare che la velocità media dei veicoli supera stabilmente i limiti previsti dal codice. Un’ulteriore motivazione valida riguarda l’impossibilità, debitamente documentata, di procedere con la contestazione immediata delle violazioni.

Distanza minima segnaletica

Il decreto chiarisce anche la distanza minima da rispettare tra il cartello che avvisa della presenza del dispositivo ed il dispositivo stesso, distinguendo tra strade ad alto scorrimento e centri abitati. Nel dettaglio: 

- Nei centri abitati e sulle strade ad alto scorrimento, il cartello che indica il limite di velocità dev’essere collocato ad almeno 200 metri dall’autovelox; la distanza si riduce a 75 metri sulle altre tipologie di strada. Inoltre, due dispositivi di rilevamento della velocità non possono trovarsi a meno di 500 metri l’uno dall’altro, distanza che sale a 1 chilometro nei casi di viabilità a scorrimento veloce.

- Al di fuori delle aree urbane valgono regole ancora più rigide: l’autovelox deve essere sempre ben visibile e preceduto da un segnale di limite di velocità posizionato ad almeno 1 chilometro di distanza. Tra due postazioni diverse dovrà esserci almeno un intervallo di 3 chilometri sulle strade extraurbane principali, che si riduce a 1 chilometro su quelle locali. In autostrada, la distanza minima tra due rilevatori sale a 4 chilometri. 

Estromessi i comuni

Fatto salvo quanto detto sopra, col nuovo decreto i Comuni non potranno più decidere autonomamente l’installazione dei dispositivi. Al contrario, sarà necessario un accordo con le altre amministrazioni locali competenti, a partire dalle Prefetture. La gestione concreta degli autovelox, infine, dovrà restare in capo esclusivamente alle forze di polizia, senza alcuna possibilità di affidamento a soggetti o società esterne.

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