Salta al contenuto principale

D30 Diablo: le protezioni intelligenti sono traforate e sottili

Battezzata Diablo, la nuova famiglia di protezioni del produttore inglese promette maggior comfort e flessibilità, senza trascurare la sicurezza

Specializzata nello sviluppo di materiali “rate‑sensitive” per la protezione dagli impatti, l’azienda britannica D30 è stata la prima a commercializzare questa tecnologia equipaggiando la squadra sciistica canadese e statunitense ai Giochi Invernali del 2006 ed entrando poi nel mercato moto nel 2009 con le armature CE‑certificate per Firstgear. Oggi D3O Lab conta oltre 30 tecnologie brevettate  tra foam, elastomeri e materiali formabili di (quasi) ogni sorta. L’ultima si chiamo Diablo. Vediamo di cosa si tratta

D30 Diablo

Alla base di tutto rimane ovviamente il materiale “rate-sensitive” di D3O, cioè il polimero che resta soffice e flessibile in condizioni normali ma che si irrigidisce istantaneamente in caso di urto, abbinato però in questo caso a un altrettanto innovativo materiale IM (“injection moulding”) morbido e “a flusso libero”, capace di offrire un’area aperta del 38,5% e uno spessore di soli 9,5mm nella versione CE Livello 2. A differenza dei tradizionali protettori in schiuma, Diablo sfrutta inoltre lo stampaggio a iniezione con un elastomero termoplastico appositamente formulato. In pratica si può ridurre al minimo lo spessore, offrendo al contempo ampie possibilità di personalizzazione delle proprietà materiali.

Vestibilità "pre-curvata"

Diablo nasce pre-curvata per garantire aderenza e sicurezza. Una serie di fori e canali facilita la circolazione dell’aria, facendone di fatto il protettore fresco dell’intera gamma D3O. “Ghost è impareggiabile in termini di flessibilità,” ha spiegato Adam Turvey, Design Lead di D3O. “È un’armatura che si dimentica di indossare. Con la vecchia linea LP1 c’erano vincoli produttivi. Le nuove soluzioni impiegate in Diablo hanno aperto prospettive inedite su traspirabilità e flessibilità. Ora ci chiediamo: quanto ancora possiamo assottigliarlo? Forse il passo successivo sarà introdurre un Livello 3, rendendo il Livello 2 il nuovo standard minimo a beneficio dell’utente.” In più, ogni protezione può essere “personalizzata” in base alle necessità: il reparto chimico interno di D3O è infatti in grado di calibrare ogni composizione per adattarsi alle necessità specifiche del produttore. Non esiste una soluzione universale,” ha sottolineato Turvey. “Per questo i nostri prodotti combinano materiali e componenti diversi, studiati ad hoc.”

Aggiungi un commento