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Coronavirus e turismo: Grecia no agli italiani, Croazia sì. Situazione europea aggiornata

L’Italia fa ancora paura in Europa, pochi paesi sono disposti ad accogliere i nostri turisti e attendono l’evolversi della situazione epidemiologica. La Grecia inizialmente aveva annunciato una chiusura, poi è arrivata una parziale marcia indietro. Ieri invece via libera “nascosto” da parte della Croazia

Pochi ci vogliono
In Italia si discute in questi giorni se riaprire la circolazione tra le regioni il 3 giugno, o aspettare ancora una settimana, intanto ci sono paesi dell’Europa che di turisti del Bel Paese proprio non ne vogliono sapere.

La Grecia dopo l'annuncio di un blocco totale per gli italiani ha poi fatto marcia indietro: gli arrivi alle frontiere terrestri dall'Albania, dalla Macedonia del Nord e dalla Bulgaria saranno consentiti a partire dal 15 giugno. I visitatori saranno soggetti a test casuali all'arrivo. Gli arrivi via mare saranno consentiti dal 1 ° luglio, anche in questo caso i turisti saranno soggetti a test casuali all'arrivo.

Discorso diverso per chi arriverà in aereo. Se rinunciate alla moto le regole sono queste: fino al 15 giugno si atterrerà ad Atena, e si dovrà soggiornare una notte in hotel in attesa dell'esito del test, al seguito del quale ci sarà una quarantena di 7 giorni se negativi e di 14 se positivi. Dal 15 al 30 giugno gli arrivi saranno negli aeroporti di Atene e Salonicco e si applicherenno le stesse regole solo a chi arriverà da Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto.
Dal 1 luglio in poi, invece, i voli internazionali sono ammessi in tutti gli aeroporti di Grecia, e i visitatori saranno soggetti a test casuali all’arrivo. Non è ancora chiaro se ci saranno restrizioni su viaggiatori partiti da determinati Paesi o Regioni: eventuali restrizioni saranno annunciate in un secondo momento.

Oltre alla Grecia anche la Svizzera ha confermato che le frontiere italiane resteranno sigillate (tranne che per i lavoratri transfrontalieri), mentre dal 15 giugno saranno riaperte quelle per Austria, Francia e Germania. Gli svizzeri potranno comunque entrare in Italia ma non viceversa. La libera circolazione potrebbe riprendere il prossimo 6 luglio.

L’Austria si fida poco, secondo il ministro della sanità  Rudolf Anschober  “L’Italia è ancora un focolaio, anche se in alcune regioni la situazione è migliorata e l’impegno è grande. Sono un sostenitore della libertà di movimento, ma con l’Italia dobbiamo ancora essere prudenti”. Quindi i confini resteranno chiusi per gli italiani ancora per un bel po’, si attendono ulteriori aggiornamenti per mercoledì. mentre sarà aperto un corridoio per i tedeschi che vorranno venire nel Bel Paese.

Niente da fare anche per la Slovenia, mentre la Croazia ha aperto ieri i propri confini anche agli italiani, i quali formalmente possono entrare solo per motivi di lavoro e per "comprovate ragioni economiche", ma tra queste c’è anche il turismo: bisognerà però esibire una prenotazione di hotel. Un via libera “mascherato”. 

Per andare in Spagna bisognerà aspettare, le frontiere sono chiuse almeno fino al 6 giugno.

La Francia, invece, non ha mai chiuso i confini nei confronti dell’Italia: vi si può andare liberamente a patto di avere un’autocertificazione con dichiarazione di assenza di sintomi da Covid-19.

Cliccate qui per scoprire le regole per viaggiare in due in moto in Italia.

Qui vi diciamo quando si potrà circolare in Italia tra una regione e l'altra.

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