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Carburanti, prezzi alle stelle: arriva la "norma trasparenza"

Per ridurre il rischio di speculazioni ed aumentare la trasparenza verso i consumatori, il Governo ha varato una norma che obbliga ogni distributore a mostrare - tutti i giorni - un cartello con il prezzo medio stabilito dal ministero dell’Ambiente accanto al prezzo praticato alla pompa

Carburanti, prezzi alle stelle: arriva la "norma trasparenza"

Trasparenza prezzo carburanti
Tornato a crescere dopo lo stop al taglio delle accise deciso a fine anno, il prezzo medio nazionale del carburante dovrà essere esposto da tutti i benzinai accanto a quello operato dal distributore. Una decisione persa dal Governo per “bloccare le speculazioni” ed aumentare la trasparenza nel mercato dei carburanti a vantaggio del consumatore. Per lo stesso motivo, il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale ma giornaliero: da qui l’obbligo di esporre i prezzi, con sanzioni che verranno comminate dal prefetto e, in caso di recidiva, la sospensione dell’attività per un periodo tra un minimo di 7 e un massimo di 90 giorni.

Prezzi carburanti, la verde arriva a 2,3 euro, ma c’è il “bonus”
Così come indicato sul sito del ministero dell’Ambiente, il prezzo medio della verde si attesta a 1.812,01 per 1000 litri (1,812 a litro) di cui 728,40 di accise 326,76 di Iva e un prezzo netto di 756,85. Numeri che di fatto si traducono in un aumento complessivo di oltre il 10% rispetto alla settimana scorsa, quando il pezzo si attestava a 1.644 euro per mille litri. Più nel dettaglio, in base agli ultimi prezzi comunicati tra il 9 e il 10 gennaio dai gestori al Ministero delle imprese, sulla A1 la verde arriva a costare 2,369 euro al litro col servito, raggiungendo nel caso della A4 i 2,384 euro.
Perlomeno, sono stati rinnovati per il primo trimestre dell’anno i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per i lavoratori dipendenti.

Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica
La previsione, dai dati che abbiamo rilevato nei primi 8 giorni dell’anno, è che dovrebbe esserci una stabilizzazione su questi prezzi”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Ci sono una serie di situazioni che vanno monitorate - ha aggiunto -, per capire se parliamo di autostrade o di zone dove c’è un solo distributore, come nelle isole. Per un prezzo sopra i 2 euro, ci vuole una giustificazione specifica. C’è una richiesta da parte dell’Antitrust di una verifica di quei casi dove c’è stata un’eccedenza, ricordando che il prezzo è libero”.

 

 



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