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KTM ripensa le sospensioni e punta sulla...balestra!

Il costruttore austriaco sta studiando una alternativa al tradizionale monoammortizzatore con link. I vantaggi sarebbero nella riduzione di peso e ingombri, ma le regolazioni al sistema riusciranno a dare il giusto feeling ai piloti?

KTM ha presentato una richiesta di brevetto riguardante una innovativa sospensione posteriore che rinuncia al classico ammortizzatore composto da una molla e da un elemento idraulico, per affidarsi a una balestra. Per essere precisi, il progetto sembra più la riproposizione in chiave moderna di una soluzione già vista, e che potrebbe tornare attuale.

Un ritorno dal passato

Giusto per rimanere in ambito crossistico, la soluzione fu sperimentata negli anni '90 da Yamaha, che la introdusse su alcune moto da gara nel campionato giapponese.

Le ragioni per passare da un sistema ampiamente collaudato e che rappresenta ormai la stragrande maggioranza dei casi, come il classico ammortizzatore con link progressivo, potrebbe risiedere nella maggiore semplicità complessiva, abbinata al minor peso. Gli ingombri teoricamente potrebbero venire ridotti, permettendo una maggiore razionalità del progetto complessivo.

Il caso KTM

Nel caso del progetto di Mattighofen, i bozzetti mostrano una balestra, composta da un singolo elemento in materiale composito, posizionata verticalmente in una zona dove tradizionalmente si trova il monoammortizzatore, vincolata al telaio superiormente e inferiormente tramite due leveraggi che determinano la risposta della sospensione, la sua rigidezza e progressività.

Per regolare il precarico si utilizza un registro filettato sul leveraggio superiore, mentre per la risposta idraulica è previsto un piccolo ammortizzatore. Vista sul disegno la soluzione si presenta come razionale e di ingombri davvero ridotti rispetto a una sospensione tradizionale. Quello spazio potrebbe essere occupato con diversi terminali di scarico, e si potrebbero spostare anche il filtro dell'aria o il serbatoio del carburante. È inoltre ipotizzabile che il risparmio di peso complessivo sarebbe significativo. Il feeling alla guida? Tutto da scoprire.

 

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