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Yamaha Ténéré 700: dalla strada ai rally, ecco come si prepara - VIDEO

Allo Swank Rally Tunisia erano presenti tre Ténéré preparate da Twinsbike con diversi livelli di preparazione: la Extreme Edition di Angelo Tazzari, una versione intermedia utilizzata da noi e una "rally-pro", con cui Alessandro Ruoso parteciperà alla prossima Africa Eco Race

È possibile fare un rally con una moto di serie? E in caso di elaborazione: dove è meglio intervenire, cosa si può spendere (in soldi) e guadagnare (in prestazioni)? Noi siamo stati allo Swank Rally Tunisia insieme al nostro Guido Sassi, che ha preso parte alla manifestazione con una Yamaha Ténéré preparata da Twinsbike.

Il concessionario milanese aveva altre due moto in gara, una sostanzialmente di serie e una invece elaborata per l'Africa Eco Race, attualmente il più importante rally raid africano che dia la possibilità di partecipare anche alle bicilindriche.

Una buona base

Angelo Tazzari ha partecipato – nella categoria raid, ma parliamo di un pilota dell'italiano motorally- con una Ténéré nella versione Extreme Edition (qui la nostra prova). Nella gamma delle crossover di Iwata questo è l'allestimento più votato per l'adventouring o le gare. La sella guadagna centimetri in altezza (910 mm) e permette di sentire meglio la moto nella guida in fuoristrada. L'escursione delle sospensioni è di 230 millimetri all'ateriore e di 220 mm al posteriore e anche le pedane in titanio sono di serie.

Twinsbike non è intervenuta sulla rapportatura, così come non è stato toccato quasi nient'altro. Per montare gli pneumatici con le mousse è stato cambiato il cerchio posteriore, con uno dal canale più stretto, ed è stato integrato un sistema di navigazione WLPcom. Il vantaggio di questa soluzione è nell'ottima visibilità del tablet (disponibile in versione da 7” o 8”), leggibile nelle più svariate condizioni di luminosità. Soprattutto per quanto riguarda la consultazione delle note (per esempio di pericolo), il riscontro è immediato.

In buona sostanza la Ténéré così equipaggiata risponde già alle prime necessità del pilota. Bisogna solo fare i conti con il peso, che, anche se è tra i più contenuti della categoria, in ordine di marcia e con la benzina che serve per fare duecento chilometri, siamo sui 200 kg abbondanti. Non sono un problema in movimento, perché questa Yamaha ha un motore elettrico ed è molto comunicativa, ma da fermi o a bassissime velocità il discorso cambia, soprattutto su terreni come sabbia e fango dove serve agilità e maneggevolezza. Niente di impossibile, ma bisogna saperci fare un minimo.

 

Uno step in più

La seconda moto, quella utilizzata da noi in Tunisia, è un passo in avanti sotto molti punti di vista. Nella preparazione di Twinsbike le sospensioni hanno guadagnato una cartuccia Andreani per la forcella di serie, con 30 millimetri in più di escursione. Al posteriore invece questa Ténéré monta un ammortizzatore Öhlins con precarico esterno. Abbiamo trovato la risposta sempre valida, anche nelle situazioni più difficili. Per quanto riguarda le ruote, il canale è più stretto al posteriore (3” contro i 4.20” originali), in modo da ospitare gomme predisposte per le mousse.

La sella è fissata a una altezza di 895 millimetri, la strumentazione spostata al manubrio per permettere di alloggiare il navigatore nella torretta. Abbiamo usato un Garmin Montana e ci siamo trovati bene, riuscendo a leggerlo sempre correttamente, senza perdere di vista il percorso e senza avere fastidiosi problemi di visibilità dovuti ai riflessi. Per la guida in fuoristrada molto utile anche il bypass sull'abs, così come la pompa dell'acqua elettronica by Monzatech. Nonostante le gravose condizioni di utilizzo (temperature dell'aria anche sopra i 45°), l'indicatore dell'acqua è rimasto sempre entro i 90°. L'autonomia è di quelle che permettono di fare una tappa “marathon” senza mai doversi preoccupare di fare benzina.

Completa la dotazione, efficace e anche bello anche da vedere, lo scarico SC Project che ben si integra con l'aspetto da rally della moto.

Quanto costa preparare una Ténéré? Dipende da quello che si vuole aggiungere, ma con un budget tra i 1000 e i 5000 euro si può avere una moto via via più evoluta, capace di soddisfare il pilota anche nelle condizioni di utilizzo più strettamente agonistiche. Un giudizio sul costo? Ragionevole. Che si prenda un esemplare nuovo o un buon usato, si può stare entro i 15mila euro di spesa e avere una moto davvero performante, ma perfettamente utilizzabile anche nell'uso quotidiano.

 

Il top della preparazione

La terza Ténéré in esame è quella che Twinsbike sta preparando per Alessandro Ruoso in ottica Africa Eco Race, e che si è classificata seconda allo Swank Rally Tunisia. È una moto completamente racing, a partire dal telaio che è stato modificato, così come impianto elettrico ed elettronica sono stati rivisti completamente. Alla riprogrammazione della centralina è stato abbinato uno scarico fornito da SC Project.

All'anteriore la torretta che ospita il roadbook è stata fornita da Rebel; per quanto riguarda le sospensioni (Öhlins) all'anteriore c'è una forcella con steli da 48mm di diametro presa da una Yamaha YZ 450, tarature dedicate, piastre Andreani. Al posteriore è stato alloggiato un monoammortizzatore Ttx Flow, con sistema di regolazione della precompressione Xtrig.

Per i freni è stato deciso di potenziare l'anteriore, con un disco maggiorato, mentre al posteriore la misura è rimasta invariata. In entrambi i casi il materiale è stato fornito da Braking. Per quanto riguarda le ruote, sono state montate Bartubeless, mozzi Bart Factory in alluminio ricavati dal pieno, con doppi cuscinetti e raggi rinforzati. I cerchi sono Excel.

L'autonomia del serbatoio è stata portata a 34 litri, con un Acerbis da 23 litri abbinato a un serbatoio supplementare in alluminio da 11 litri. Acerbis ha fornito anche paracoppa e paramani.

Così rivista, la Ténéré è un'altra cosa, ma c'è da dire che alcune di queste modifiche sarebbero superflue per un pilota non esperto. Prendiamo le sospensioni: adatte all'impegno più gravoso, ma impostate e tarate per un utilizzo di un certo tipo e che un utente medio non saprebbe sfruttare appieno. Anche l'autonomia è davvero “esagerata”, a meno che non si voglia davvero attraversare intere nazioni praticamente senza rifornirsi.

La curiosità di vedere un mezzo di questo tipo all'opera sta più che altro nel capire dove può arrivare in una gara come l'Africa Eco Race, nella quale mono e bicilindrici corrono fianco a fianco. Sicuramente sulle piste veloci – come in alcune tappe marocchine- la Ténéré può dire la sua, mentre nelle speciali di sabbia della Mauritania la partita si fa più difficile. È comunque una bella sfida, e quest'anno nel raid africano ci saranno sicuramente anche le bicilindriche KTM e Aprilia a giocarsi le proprie carte contro le tradizionali 450 e a rendere la competizione ancora più interessante.

 

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