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Transanatolia Rally: doppietta Yamaha con Tarres e Botturi, terzo Cerutti su Aprilia

Il catalano ha approfittato della disfatta Sherco e ha rifilato più di 11 minuti anche al compagno di squadra, caduto nella quinta tappa. Noale può sorridere: due vittorie di tappa per la Tuareg dei fratelli Guareschi, che promette bene

Quando si dice che una rondine non fa primavera si dice il vero, ma quando le vittorie diventano due non si può parlare più di caso o fortuna. Jacopo Cerutti ha vinto l'ultima tappa del Transanatolia Rally, e ha rischiato di fare un brutto scherzo ad Alessandro Botturi, che si è dovuto difendere con i denti per salvare il secondo posto e la doppietta Yamaha, dietro a un imprendibile Pol Tarrés.

 

Una gara nella gara

Il catalano ha vinto con un gran margine, più di 11 minuti sul suo compagno di squadra: è stato velocissimo, ma soprattutto abile a sfruttare gli errori e le sfortune altrui. Innanzitutto le disavventure dei piloti Sherco: Lorenzo Santolino e Rui Goncalves hanno avuto problemi elettrici e di motore, ma anche senza le 450 a dare fastidio, l'ex campione di trial ha dovuto tenere d'occhio la concorrenza. Il Bottu si è tolto dai giochi con un caduta nella quinta tappa, Cerutti ha pagato una contestazione sul road book. Così si spiega il vantaggio abissale di Tarrés a fine gara, con Pol che ha lasciato Alessandro e Jacopo a giocarsi la piazza d'onore nelle due ultime speciali: a Cerutti sono andate entrambe le ps, ma Botturi ha salvato il secondo posto con 1'43” di margine sul lecchese.

 

Due progetti vincenti

Yamaha e Aprilia stanno dimostrando che con le grosse bicilindriche si può correre e portare a casa dei trofei. E non stiamo parlando di vittorie di classe, ma di un successo nell'assoluta, sebbene in un rally con un parco partenti di livello piuttosto ridotto. Eppure il Ténéré ormai ha raggiunto un ottimo livello di competitività: ricordiamo che l'anno scorso Botturi è riuscito a vincere una tappa anche all'Africa Eco Race, con una moto che va considerata per le canditate al podi anche per la prossima edizione.

Per quanto riguarda Aprilia il discorso è leggermente diverso: la Tuareg preparata dai fratelli Guareschi è ancora allo stadio prototipale, e probabilmente c'è un delta maggiore tra la versione di serie e quella da gara rispetto a quel che si vede in casa Yamaha. Ma il progetto è ancora giovanissimo e la sua evoluzione sarà particolarmente interessante.

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