La Superbike torna in pista per il round Francia. Caccia a Razgatlıoğlu
Questo weekend torna in pista anche il mondiale Superbike, si corre in Francia sullo storico tracciato di Magny Cours
Le ferie non sono finite solo per i comuni mortali: questo weekend torna in pista anche il mondiale Superbike per la nona prova del campionato, dopo uno stop di cinque settimane. Si corre in Francia, sullo storico tracciato di Magny Cours, lì dove lo scorso anno Toprak Razgatlıoğlu si infortunò nel corso delle FP2 finendo per saltare il round Francia e quello d’Italia. Ma non c’è da contare troppo sui brutti ricordi del turco: ha già dimostrato ampiamente di non temere queste cose e fino allo stop ha evidenziato uno stato di forma pazzesco: 11 vittorie e un secondo posto nelle ultime 12 gare disputate, il suo ruolino di marcia fa paura. Ha rimontato Nicolò Bulega e adesso guida il campionato con 26 punti di vantaggio. Prima delle ferie lui e la sua BMW apparivano invincibili e non c’è da aspettarsi che sia cambiato granché. Se qualcuno spera nel fattore campo, è bene sapere che qui Toprak in Superbike ha già vinto otto volte.
Cosa può fare Bulega?
Nicolò Bulega si trova ad inseguire. È l’unico in grado di opporsi allo strapotere di Razgatlıoğlu, l’unico vero avversario, ma dopo un buon avvio di campionato le cose si sono fatti più difficili per l’emiliano. La Ducati va forte ma finora non è bastato, serve quel quid in più: il tempo per intervenire c’è stato, vedremo se la “Rossa” sarà riuscita a salire del fatidico step.
Difficilmente i compagni di squadra dei due rivali riusciranno a mettersi in mezzo: è vero che proprio qui lo scorso anno Michael van der Mark riuscì a vincere una gara, ma avvenne in condizioni di bagnato e soprattutto da troppo tempo l’ olandese non sta cavando un ragno dal buco nonostante guidi la stessa BMW di Razgatlıoğlu. Alvaro Bautista si difende decisamente meglio ma non a sufficienza, lamenta che la zavorra impostagli dal regolamento lo penalizzi più degli avversari a causa del suo ridotto peso, ma certamente non sta performando a livello di Bulega anche se guida la stessa Ducati.
Occhio a Petrucci e Sam Lowes
Piuttosto è da tenere d’occhio Danilo Petrucci, costantemente il migliore dei privati. Il prossimo anno lascerà la Ducati del Barni Spark Racing Team per la BMW lasciata libera da “Razga”, che si trasferirà in MotoGP, e nel frattempo si conferma essere la terza forza in campo: il distacco dai primi è elevatissimo ma se c’è un pilota in grado di sorprendere è proprio lui.
La pista non sembra essere la più favorevole per Andrea Locatelli, che in campionato segue il ternano a 15 punti, ma il pilota della Yamaha finora è stato l’unico a vincere una gara, oltre ai soliti due. Non sottovalutatelo.
Anche Sam Lowes è un “underdog”, un uomo capace di grandi sorprese, ma la costanza non è il suo forte. Nemmeno quello delle due Honda ufficiali, che però ogni tanto hanno l’acuto. Xavi Vierge è settimo in campionato, il suo compagno Iker lecuona nono ma non ci sarà, ancora convalescente dopo l’infortunio di cui è stato vittima in Ungheria; al suo posto correrà il connazionale Sergio Garcia.
Speriamo in Bimota
Da bravi italiani continuiamo a guardare con attenzione alle due Bimota: sono al primo anno ma non stanno sfigurando, in particolare Alex Lowes, mentre fatica un po’ di più Axel Bassani. Fatica pure Andrea Iannone, il quale dovrà superare l’esame della commissione medica per correre in Francia. Degli italiani, saranno in gara anche Yari Montella, compagno di squadra di Petrucci alla prima uscita su questo circuito, e Michael Ruben Rinaldi.