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La Superbike corre in Portogallo, Bulega può fare l’impresa

Dopo l’ultima gara di Aragón Nicolò Bulega e la Ducati hanno visto che è ancora possibile fare l’impresa e vale la pena giocare la partita fino alla fine

Il mondiale Superbike è diventato più divertente dopo l’ultima gara di Aragón: Toprak Razgatlıoğlu e la BMW hanno toccato con mano che non c’è niente di scontato, Nicolò Bulega e la Ducati hanno visto che è ancora possibile fare l’impresa. Il turco è lanciato verso la vittoria del titolo iridato con un vantaggio di 36 punti ma questo weekend sul circuito portoghese di Estoril si corre l’11º e penultimo appuntamento del campionato, e di punti ce ne sono ancora 124 in palio. In Spagna Bulega ha dimostrato che “Razga” non è imbattibile e lo ha sconfitto due volte, interrompendo una striscia di successi che durava da 13 gare. Se Nicolò vincesse tutte quelle rimanenti il suo avversario potrebbe limitarsi ad arrivare secondo tutte le volte e sarebbe comunque campione, ma deve fare attenzione perché non può permettersi passi falsi. La partita è ancora aperta e a Borgo Panigale hanno intenzione di giocarla fino in fondo. Certo, Bulega è condannato a vincere ma è altrettanto vero che non ha niente da perdere e che le ultime due piste sono tra quelle che gli piacciono di più.

Bautista e il gioco di squadra

In una situazione del genere è ovvio che diventa fondamentale il ruolo degli intrusi, quelli che possono mettersi in mezzo e sparigliare le carte. Razgatlıoğlu non può aspettarsi molto dal suo compagno di squadra Michael van der Mark, molto in difficoltà in questa stagione, mentre Bulega può sperare in Alvaro Bautista: lo spagnolo è la variabile impazzita di questo campionato, alterna belle prestazioni e risultati deludenti, ma a tratti è molto veloce e se fosse in giornate di grazia potrebbe riservare qualche sorpresa. Senza dimenticare però che il suo licenziamento dal team Ducati ufficiale a fine stagione è già stato annunciato e dunque è tutta da verificare la sua disponibilità a fare gioco di squadra. 

Petrucci e Sam Lowes possono mettersi di mezzo

Altri due che possono mettersi in mezzo sono Danilo Petrucci e Sam Lowes, in lotta tra di loro per il titolo di miglior privato. Danilo è una sicurezza, va forte e sbaglia poco: lui e Razgatlıoğlu sono quelli con il maggior numero di arrivi in zona punti, 28 su 30 gare disputate, ed ha già dimostrato di essere in grado di vincere. Riuscirà a trovare il guizzo in questi ultimi due round? Sarebbe paradossale se facesse pendere l’ago della bilancia a favore di Bulega, lui che l’anno prossimo sostituirà proprio “El Turco” sulla BMW ufficiale. Ma per il momento è un pilota del team Barni su Ducati, in corsa per confermarsi miglior privato anche nel 2025. Gli manca un soffio, il suo vantaggio su Sam Lowes è di 100 punti. L’inglese è comunque secondo dei privati ed è un altro degli uomini dei quali ci si può aspettare di tutto, dalla gaffe clamorosa alla prestazione fulminante. Non sottovalutatelo.

Locatelli può sorprendere

Se parliamo di vittorie, Andrea Locatelli è l’unico, esclusi i marziani Razgatlıoğlu e Bulega, ad averne conquistata una. Però è avvenuto in condizioni particolari, la forza del pilota di Sebino e della sua Yamaha è soprattutto in una buona costanza di risultati che lo ha portato ad occupare la quarta posizione della classifica provvisoria, con un solo punto di vantaggio su Bautista.

Aldilà della lotta per il titolo, ci sono diversi altri piloti che possono puntare a un buon piazzamento: Alex Lowes nelle ultime gare ha fatto faville con la Bimota e hanno avuto buoni sprazzi anche Xavi Vierge sulla Honda ufficiale e Andrea Iannone, il cui rendimento però ricorda tanto le montagne russe. Da italiani teniamo d’occhio anche Axel Bassani che nelle ultime gare sembra avere trovato la giusta direzione con la seconda Bimota, Yari Montella autore di buone prestazioni al primo anno in questo campionato e Michael Ruben Rinaldi, che sta lentamente migliorando 

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