SBK Spagna – Bulega: “Dobbiamo migliorare ancora, domani posso essere molto, molto veloce”
Per Bulega le possibilità di strappare a Razgatlıoğlu il titolo mondiale Superbike sono minime, però fino a quando non si abbassa la bandiera scacchi tutto può succedere
Per Nicolò Bulega quello di Jerez è un appuntamento incandescente: le possibilità di strappare a Toprak Razgatlıoğlu il titolo mondiale Superbike sono minime e lo sa benissimo, però fino a quando non si abbassa la bandiera scacchi tutto può ancora succedere. E lui ha deciso a giocare le sue chances fino in fondo. È condannato a vincere e deve sperare che il suo avversario abbia parecchi problemi, perché un distacco di 39 punti con soli 72 ancora in ballo è molto, molto difficile da recuperare.
Tutto deve essere perfetto
È importante fare tutto bene, così la prima giornata di prove libere può essere valutata da due differenti punti di vista: da un lato il miglior tempo davanti al rivale, dall’altro il problema tecnico che gli è costato diversi minuti del secondo turno di prove libere.
“Il mio primo giorno non è andato così male – è il bilancio del caposquadra Ducati – , ma onestamente il feeling non è al 100%. Abbiamo la possibilità di guadagnare qualche decimo perché in alcuni punti la mia moto non mi piaceva, quindi possiamo essere più veloci, e spero che risolveremo alcuni problemi di assetto per domani. Abbiamo fatto un buon lavoro. Ho provato qualcosa di diverso e sono abbastanza veloce con tutte le gomme. Se riusciamo a migliorare la nostra moto per domani, potrò essere molto veloce. Non so se sono il favorito, credo sia troppo presto per dirlo. Stasera ogni squadra lavorerà molto e vedremo dopo le FP3”.
Qualche brivido di troppo
Quella odierna è una giornata che gli è costata qualche brivido. Chissà cosa gli è passato per la testa quando si è fermato alla curva 2 per esaminare la moto a 10 minuti dalla fine delle FP2. Iannone si è fermato a sua volta e l’ha aiutato a individuare il problema, poi Nicolò è tornato lentamente sul tracciato con la moto che fumava. Gli è stata esposta la bandiera nera con disco arancione che gli intimava di lasciare l’asfalto ed è tornato ai box attraversando il paddock. I meccanici hanno risolto in fretta permettendogli di tornare in pista.
"All'uscita della curva 1 ho quasi avuto un highside in accelerazione. Sono tornato ai box perché Iannone mi ha detto che c'era qualcosa che non capiva. Non ho riscontrato alcun difetto della moto, quindi sono tornato ai box ed era un problema molto piccolo. L'hanno risolto e poi ho finito la sessione”.