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SBK Emilia-Romagna, lo schiaffo di Razgatlıoğlu in Gara 1

Bulega al primo giro di gara era già al comando. Al secondo aveva Toprak in schiena e nel corso del quinto il turco è passato davanti, ma tutto faceva pensare a una tattica e invece…

Troppo forte Toprak Razgatlıoğlu! È stato lui a vincere Gara 1 del round Emilia-Romagna Superbike, piegando la resistenza di Nicolò Bulega e della sua Ducati. Un bello smacco proprio a Misano, sulla pista di casa, e altri 5 punti recuperati dal turco nella classifica iridata, che comunque vede l’italiano ancora abbondantemente al comando, 272 a 246. Diciamo la verità: dopo i risultati della Superpole avevamo sperato tutti in un risultato diverso. Bulega aveva stabilito il nuovo record della pista, e anche se retrocesso sulla quarta casella in griglia per avere guidato lentamente a fine turno, al primo giro di gara era già al comando. Al secondo aveva Toprak in schiena e nel corso del quinto il turco è passato davanti, ma tutto faceva pensare a una tattica. Tenerlo sotto pressione lasciandolo sfogare e consumare le gomme per poi attaccarlo e bruciarlo nel finale. 

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Allungo finale

Invece nel finale è stato “ Razga” a mettere il turbo, ha allungato il passo ed ha concluso vincitore con Bulega a 1”, vicino ma non a sufficienza per tentare un attacco. 

Cos’è successo? Intanto il turco della BMW qui vola, tant’è vero che ha colto la quarta vittoria consecutiva; dall’altra parte sulla Ducati non ha funzionato tutto alla perfezione come ha farfugliato l’italiano a denti stretti. Una modifica dopo le prove libere che non ha dato gli effetti sperati, anzi, e un altro problemino che non ha voluto specificare. 

Uno a zero palla al centro, che domani ci sono altre due gare e in mezzo tutto il tempo per intervenire sulla moto. Tanto, ormai è chiaro, il duello con Toprak andrà avanti per tutta la stagione.

Bassani illude, poi la caduta

Un’altra cosa avevamo sperato nelle prime battute, ma è durata poco: Axel Bassani era scattato in seconda posizione, cattivo come il veleno. Forse era l’occasione per un risultato ad effetto sulla pista di casa della Bimota, ma l’illusione è durata un giro soltanto, poi la caduta alla curva 6. Danilo Petrucci si conferma la terza forza del campionato, il migliore dei privati. Il pilota del team Barni era sesto al primo giro, ha tirato fuori i denti e al quinto ha agguantato la terza posizione per non mollarla più, resistendo agli attacchi di Alex Lowes. Probabilmente non sarà Danilo a sostituire Bautista sulla seconda Ducati ufficiale, perché il team Aruba sta pensando a un pilota giovane, ma è interessata a lui anche la BMW che l’anno prossimo sostituirà sia Razgatlıoğlu, sia Michael van der Mark. Per pochi decimi non è riuscito a inserirsi nel duello anche Andrea Locatelli che dunque ha assistito da spettatore privilegiato, per conquistare poi una ottima quinta posizione. Sesto sarebbe stato Sam Lowes ma nella lotta con Alvaro Bautista ha esagerato e i commissari di gara lo hanno penalizzato di 3“ per avere superato i limiti del tracciato all’ultimo giro. Dunque nella classifica ufficiale settimo lui e sesto Bautista, ancora una volta abbastanza veloce ma inconcludente. In Superpole aveva ottenuto soltanto l’11º tempo ed è dura recuperare quando si parte dalla quarta fila…

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Bene Montella

Ancora una buona gara per Yari Montella, che all’ottavo posto ha preceduto Iker Lecuona, Scott Redding, Xavi Vierge, Jonathan Rea, Ryan Vickers, Garrett Gerloff e Michael Ruben Rinaldi che ha così conquistato l’ultimo punto a disposizione.

Numerose le cadute: alla prima curva Bahattin Sofuoglu è scivolato portandosi dietro Dominique Aegerter, a terra anche Michael van der Mark e Remy Gardner quando navigava in nona posizione. 

Questi i primi sei di Gara 1

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team)
2. Nicolo Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) +1.045s
3. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) +16.684s
4. Alex Lowes (bimota by Kawasaki Racing Team) +16.824s
5. Andrea Locatelli (Pata Maxus Yamaha) +17.450s
6. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) +18.361s
Giro più veloce: Toprak Razgatlioglu (BMW) – 1’33.201s

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