Salta al contenuto principale

SBK a Donington, Bulega e Razgatlıoğlu nella foresta di Sherwood

Questo weekend si corre a Donington, dove andrà in scena una nuova puntata del braccio di ferro tra Nicolò Bulega e Toprak Razgatlıoğlu

Mondiale Superbike al giro di boa. Questo weekend si corre a Donington, Gran Bretagna, lì dove nel 1988 venne disputata la prima gara del neonato campionato delle derivate dalla serie, e la partita è apertissima. Un braccio di ferro tra Nicolò Bulega e Toprak Razgatlıoğlu, i due marziani della categoria: dopo 6 round, 18 gare, sono separati soltanto da 9 punti quando ne restano ancora 372 da assegnare nei 6 Gran Premi restanti. L’appuntamento in terra britannica potrebbe però ribaltare la situazione perché la pista è estremamente favorevole al turco della BMW: vi ha già vinto 9 volte e l’anno scorso ha fatto l’en plein, quest’anno arriva avendo vinto 5 gare su 6 nei due round precedenti, a Most e a Misano. Toprak è un pilota che va forte sempre e dappertutto ma in questo momento… ancora di più, per giunta i problemi di consumo delle gomme sembrano ormai superati ed è al top anche la sua moto. Siamo vicini alla foresta di Sherwood, c’è il rischio che Razgatlıoğlu faccia lo sceriffo di Nottingham.

Vita dura per Bulega

Bulega come Robin Hood dovrà cercare di sfuggirgli ma l’impresa non sarà facile. Il caposquadra della Ducati Aruba guida la classifica generale dall’inizio del campionato ed ha sempre lottato fieramente con il suo rivale vincendo 8 gare, ma “El Turco” ne ha vinte 9 e qui è fortissimo. D’altro canto l’italiano ha già dimostrato più volte che il fattore campo non è determinante, dominando anche su piste che diceva di non amare. Non c’è niente di scontato.

I Lowes però corrono in casa

Donington è un tracciato nel quale ci si possono aspettare fuochi artificiali dai piloti britannici e in particolare dai gemelli Lowes. Sam quest’anno è molto competitivo anche se spesso ha raccolto meno di quanto seminato, per giunta sarà ancora più carico davanti al suo pubblico e dopo la conferma che per i prossimi due anni continuerà con il team Marc VDS;  Alex ha avuto alti e bassi con la sua Bimota ma si è tolto anche delle belle soddisfazioni, l’ha portata due volte in quarta posizione ed a Misano addirittura sul podio, secondo nella gara breve. Sarebbe la pista giusta anche per un colpo di reni di Scott Redding, ultimamente un po’ appannato, e ancor di più per Jonathan Rea: l’irlandese non è nel suo miglior momento ma proprio qui lo scorso anno conquistò il suo unico podio con la Yamaha.

Image

Sorprese dagli italiani?

Eppure, nonostante non giochino in casa, è dagli italiani che ci si può aspettare qualche sorpresa: Danilo Petrucci lo scorso anno è stato il miglior privato ed anche in questa stagione si sta confermando, terzo in campionato. Questa non è la sua pista preferita ma già in passato si è dimostrato uomo da sorprese. E poi Andrea Locatelli, l’unico degli “altri” ad avere conquistato una vittoria in un campionato dominato da Bulega e Razgatlıoğlu. È il migliore dei piloti Yamaha, il pronostico non lo dà tra i favoriti per un successo ma un buon piazzamento è tranquillamente alla sua portata.

Anche Alvaro Bautista è capace di sorprese, il guaio è che il secondo pilota della Ducati Aruba non è nella sua fase migliore e spesso fatica a trovare la messa a punto della sua Panigale. Riuscisse a trovare la quadratura del cerchio, potrebbe togliersi delle belle soddisfazioni su questa pista che nel 2023 lo aveva visto vincere in Gara 1 e Gara 2. Gli conviene, perché sa già che l’anno prossimo non verrà riconfermato dalla sua squadra, e non è ancora riuscito a trovarne un’altra.

Dalle Honda di Iker Lecuona e Xavi Vierge non si sa mai cosa aspettarsi, e la stessa cosa si può dire di Andrea Iannone che a volte va fortissimo ed altre non batte un chiodo. Altalenante anche il rendimento di Axel Bassani con la seconda Bimota, ma fate attenzione perché il Veneto è capace di tirare fuori l’asso dalla manica. Non sarebbe la prima volta.

Aggiungi un commento