Tutto nuovo
Al Global Cloud Data Center di Aruba, in provincia di Bergamo, è stato presentato ieri il team ufficiale Ducati in Superbike e la novità si chiama Alvaro Bautista. Lo spagnolo arriva direttamente dalla MotoGP e nei primi test svolti sul circuito di Jerez e di Portimao ha iniziato il suo adattamento alla Panigale V4 R, alle gomme, ai freni e a tutto il pacchetto. Bautista ha raccontato: “Ci sono ancora tante cose da fare, ma siamo sulla strada giusta. Sono arrivato senza aspettative e volevo solo guidare la moto, non avendo mai guidato prima una Superbike. Sono rimasto sorpreso della grande differenza tra questa moto e quella della MotoGP, nonostante i tempi non siano così lontani. È chiaro che non sono ancora al 100%, devo migliorare. Manca il lavoro difficile, ma con più tempo ed esperienza credo che andremo più forte”. Prima del round d’apertura ci saranno due giorni di test a Phillip Island: “Lì avremo qualcosa da provare di nuovo, e useremo quei due giorni per prendere i riferimenti in pista e lavorare sulla messa a punto della gara. Ci concentreremo su questo piuttosto che sullo sviluppo della moto”. Le gomme e i freni sono molto diversi da quelli usati finora e ha dichiarato: “Con queste senti molto di più quello che sta succedendo, soprattutto con l’anteriore. In MotoGP senti più stabilità, più aderenza, ma con queste hai più informazioni, senti di più il limite. Sono riuscito a fare qualche salvataggio proprio perché senti quando perdi l’aderenza e la puoi correggere. Sono più sincere, capisci davvero qual è il limite. Anche con i freni mi sono trovato bene, sono più aggressivi rispetto al carbonio, qui appena inizi a frenare freni subito”. Parlando invece della nuova Panigale V4 R, ha detto: “La moto ha un grande potenziale, ma è anche molto giovane. Ho trovato una moto con meno potenza, ma Davies mi ha detto che per lui invece questa ha più potenza della precedente. È normale perché veniamo da due mondi diversi. È buono avere un compagno di squadra con tanta esperienza come lui in Superbike e io ho una buona esperienza con questo tipo di motore. Siamo una bella squadra”. Infine, anche l’ambiente della Superbike è piuttosto diverso: “Mi hanno detto che il paddock è più tranquillo e famigliare di quello che c’è in MotoGP. È un po’ com’era una volta in MotoGP, più amichevole, ora ci sono troppi interessi”.