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Pagelle sbk: Bautista da 8, ma Razgatlioglu e Rea possono migliorare

Alvaro sta correndo con intelligenza, ma Toprak e Johnny sembrano avere una marcia in più nelle loro giornate migliori. Le seconde guide non convincono: Lowes è lontano, Rinaldi e Locatelli sotto il livello 2021. Ma Honda e BMW sono cresciute
Il mondiale superbike non riprenderà prima di settembre, quando si correrà a Magny-Cours per il settimo appuntamento stagionale. Le derivate di serie insomma sono al giro di boa del campionato, ed è tempo di pagelle.

Ducati
La casa di Borgo Panigale ha avuto un ottimo avvio di stagione e tutto procede secondo programma. Certo, Alvaro Bautista (voto 8) non ha avuto l'inizio roboante del 2019, quando aveva vinto le prime 11 (!) gare dell'anno, ma sta usando la testa ed è segno di maturità. Lo spagnolo si è comunque aggiudicato 7 prove su 18, ma soprattutto è andato a podio sempre, con l'eccezione di una caduta a Donington e un quarto posto. Il vantaggio su Rea e Razgatlioglu è di 31 e 38 punti: non molto, considerando lo spessore degli avversari, ma è comunque un gruzzoletto.
Non benissimo invece Michael Ruben Rinaldi (voto 6). L'anno scorso, a questo punto della stagione, il romagnolo aveva già vinto 2 gare e conquistato altrettanti podi. In questo 2022 ci sono solo 2 terzi posti in bacheca, e parecchie gare anonime. Da incorniciare invece la stagione di Axel Bassani (voto 7,5): è primo dei piloti indipendenti con 115 punti e per 3 volte è andato a podio. Questo non vuol dire che se si trovasse sulla Panigale del team Aruba andrebbe automaticamente più forte, ma di certo sta facendo di tutto per meritarsi una possibilità.

Kawasaki
Johnny Rea (voto 7), sta dando spettacolo come sempre ed è un campione che non sembra sentire l'età. Come per Bautista, l'inizio di stagione è stato superiore al prosieguo, e le 5 vittorie sono arrivate tutte nei primi 3 round. Ma le sue battaglie con Toprak sono momenti da incorniciare e fanno la gioia degli appassionati. Alex Lowes (voto 5) invece sembra sempre più spento. Nel 2020 aveva dato filo da torcere a Johnny, seppure saltuariamente; l'anno scorso non è andato oltre un buon inizio di stagione e oggi come oggi fatica. Sicuramente l'ultimo infortunio ha un po' inciso e fino a quando Rea terrà in piedi la baracca non ci sarà bisogno di qualcuno più veloce di lui in KRT, ma così stiamo assistendo a prestazioni davvero un po' troppo sotto tono. D'altronde non è che le altre “verdone” sullo schieramento stiano facendo faville: Lucas Mahias (voto 6) ha 31 punti e forse anche Puccetti si aspettava qualcosa di meglio, mentre gli altri piloti impegnati con la ZX-10RR hanno fatto delle semplici comparsate.

Yamaha
Toprak Razgatlioglu (voto 7,5), è partito come un diesel ma sta rimontando come una furia. Le sue ultime gare ci hanno ridato il turco al top delle proprie possibilità, e la rincorsa mondiale non è un'utopia. 6 vittorie nelle ultime 8 prove sono una vera e propria marcia di guerra, unite a una guida talmente al di sopra delle righe da tenere incollati al televisore anche quando è in testa con margine.
Andrea Locatelli (voto 6,5) è la miglior seconda guida del campionato, anche se stare in squadra con Toprak non è semplice. Il bergamasco però da tre round non riesce più nemmeno a entrare in top5 e sembra soffrire la crescita di avversari nuovi, come i piloti di Honda e BMW. Serve un passo in avanti. Gli altri comunque non hanno saputo fare meglio. Garrett Gerloff (voto 5) è sempre ai margini della top10, Kota Nozane (voto 4) non ci entra mai. Incoraggiante Roberto Tamburini (voto 6), che qualche bella gara l'ha messa insieme.

BMW
Forse un po' di luce in fondo al tunnel si vede, anche se Scott Redding (voto 6), al momento ha trovato il podio in sole 2 occasioni. Ma il britannico continua a progredire, il che è incoraggiante, soprattutto dopo il brutto avvio di stagione. Maluccio Loris Baz (voto 5), che invece ha intrapreso il percorso opposto, mentre dagli altri si è visto poco. La moto comunque pare in crescita, e lascia ben sperare per il finale di stagione.

Honda
Iker Lecuona (voto 7) ha già fatto meglio di Bautista e Haslam, pur senza alcuna esperienza tra le derivate di serie e con una moto non proprio semplice come la CBR1000RR-R. Lo spagnolo va forte anche sulle piste che non conosce, ma HRC deve riuscire a dare qualcosa in più ai propri piloti. D'altronde anche Xavi Vierge (voto 6), di punti ne porta a casa, e per un pilota che arriva direttamente dalla Moto2 non è un brutto andare: 9 arrivi in top10 su 18 partenze sono un bel risultato, come la decima posizione nella generale.
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