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Misano, la prima tappa del Trofeo Nazionale Disabili

Questo fine settimana si è disputata la prima gara del Trofeo Disabili, i piloti non si sono risparmiati e a fare il tifo per loro, dietro al muretto dei box, sono arrivati tanti campioni 

Cominciato il primo Trofeo Disabili

Lo scorso fine settimana si è svolta la prima gara del Trofeo Disabili, un campionato organizzato all'interno del trofeo monogomma Bridgestone Cup e riservato ai disabili motori che si cimentano nella classi Stock 600 e 1000. Promotori dell’iniziativa Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi promotori della Associazione Diversamente Disabili (Di.Di), a fare il tifo per i partecipanti tanti campioni, come Marco Lucchinelli, Marco Melandri, Pier Francesco Chili e Manuel Poggiali che ha commentato: "L’impresa di questi piloti è davvero eccezionale. Tante volte noi ci lamentiamo se abbiamo un crampo a un braccio o a una gamba... loro invece un arto non lo hanno più, oppure non possono più usarlo a causa di qualche grave incidente... eppure non vedono l’ora di confrontarsi in pista! Hanno grinta da vendere, non mi voglio perdere la loro gara e per una volta voglio essere io a fare il tifo dal muretto", anche Paolo Simoncelli, impegnato come team manager, ha voluto portare il proprio sostegno a questa iniziativa.
 

Ha vinto il presidente

Nella classe 600, la vittoria è andata al toscano Emiliano Malagoli, ideatore e presidente dell’Associazione Di.Di., e da due anni portatore di protesi alla gamba destra che ha dichiarato: "Sono arrivato davanti a due piloti normodotati – ha commentato Malagoli -. Se considero che soltanto dieci giorni fa sono stato operato per l’ennesima volta alla gamba sinistra, il risultato mi sta più che bene". Alle sue spalle si è piazzata la Kawasaki di Giovanni Gentilin, trentacinquenne vicentino che in un incidente ha subito la lesione del plesso brachiale e ha perso la mobilità del braccio destro. Sul terzo gradino del podio, il veneto Matteo Baraldi, che dal 1999 non ha più il braccio destro, corre con una protesi e il comando del gas spostato a sinistra. La classe 1000 ha visto la vittoria di Fabio Segato: nato a Pordenone, ha 36 anni e da venti convive con una grave lesione del nervo sciatico, che lo priva della sensibilità ad un piede. Seconda posizione per il lombardo Luca Raj, 48 anni di Pavia, che sulla sua MV Agusta ha spostato la frizione a destra perché venti anni fa un incidente in moto lo ha privato della mobilità del braccio sinistro. Terzo Enrico Mariani, pilota 53enne di Cattolica che ha perso la gamba destra sopra il ginocchio dieci anni fa e corre con una protesi. I Di.Di. torneranno in pista nel weekend dell’8 e 9 giugno, sul tracciato di Imola

 
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