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Minimoto, il servizio delle Iene, la risposta di Copioli

La carriera di un motociclista inizia in tenera età e, come hanno fatto i grandi piloti di oggi, tra cui Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, e generalmente si inizia dalle minimoto. Su questo argomento il programma televisivo “Le Iene” ha realizzato un servizio durante un fine settimana di gare, puntando l’attenzione sui bambini di 8 anni e sui loro genitori, mostrando uno spaccato che molto probabilmente non è quello reale. Il presidente FIM Copioli ha prontamente dichiarato: "Servizio superficiale, sono amareggiato"
"Minimoto parte fondamentale"
Mercoledì 3 ottobre, il programma televisivo “Le Iene” ha mandato in onda un servizio intitolato “Baby Fast and Furious” in cui ha voluto raccontare una parte del mondo delle minimoto, dove tra i bambini di 8 anni che si sfidano in pista ci potrebbe essere qualche campione di domani. Con questa disciplina hanno iniziato grandi piloti che oggi sono in MotoGP, tra cui il nove volte campione del mondo Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, che sta attualmente lottando per il titolo, ma lo spaccato che è stato mostrato non è l’unico modo in cui si svolgono i fine settimana di gara delle minimoto.
Infatti, il servizio è concentrato su quanto i bambini debbano essere “cattivi” in pista, con uno di questi che racconta: “Mio papà mi ha detto che devo passarli con le buone o con le cattive” e su quanto i genitori vogliano che vinca il loro bambino “a tutti i costi”, anche se cade il giorno prima o durante la gara. Un servizio fatto alla "maniera delle Iene" inseguendo più il sensazionalismo che la verità, come in tutti gli sport infatti esistono situazioni di questo tipo, ma il mondo del motociclismo non è solo questo. Dietro a questo sport c’è anche grande passione, educazione, dedizione e soprattutto rispetto. Il presidente FIM Giovanni Copioli, ha detto in risposta al servizio: “Sono molto dispiaciuto ed amareggiato per l’immagine delle Minimoto scaturita da un servizio superficiale e non corrispondente alla vera realtà. Le Minimoto sono parte fondamentale del nostro sport e da anni è seguito e regolamentato in modo attento e professionale. Non a caso tutti i più grandi campioni hanno iniziato così. Ad iniziare da Rossi, fra l’altro chiamato in causa come “cattivo esempio” avendo corso con una recente frattura. Il mondo delle Minimoto, primo gradino fondamentale per far crescere nuovi talenti di un sport riconosciuto dal CONI, e’ stato certo raccontato meglio in altre occasioni. Voglio ringraziare invece tutte le donne e gli uomini che di questo mondo fanno parte, per l’impegno e la passione che mettono sempre a disposizione per far in modo che dei giovani possano formarsi attraverso un’attività sportiva nella quale si apprendono sacrificio, lealtà e rispetto delle regole".
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