Johann Zarco, l'età non conta: vittoria alla 8 Ore di Suzuka
Il team HRC ufficiale ha trionfato per la quarta volta consecutiva nella classica endurance giapponese grazie al tour de force dei suoi piloti: il francese, in coppia con Takahashi, ha avuto la meglio su Miller-Locatelli-Nakasuga
Quarta vittoria consecutiva per Honda alla 8 Ore di Suzuka, la gara che ogni anno “consola” HRC dagli insuccessi superbike della propria CBR 1000 RR-R. Il successo numero 31 del colosso giapponese nella gara nazionale più sentita è arrivato con una formazione “a ranghi ridotti”. Honda ha deciso infatti di rinunciare al terzo pilota, chiedendo gli straordinari alla coppia di “vecchietti”. Zarco ha compiuto 35 anni da poco, lo scorso 16 luglio.
Johann e Takumi insieme sommano 71 primavere, con il giapponese classe 1989 di un anno più vecchio rispetto al transalpino. Grazie al successo nella terra del Sol Levante, Zarco impreziosisce ulteriormente un 2025 già decisamente importante, grazie alla prima vittoria in MotoGP con la RC213V sul bagnato di Le Mans. Per Takahashi invece si tratta della settima vittoria complessiva, un vero e proprio record per l'idolo locale.
Tutto liscio
Le cose si sono messe bene fin dalle prove, con la pole position conquistata dal pilota transalpino. Dopo avere visto perso temporaneamente il primo posto nelle fasi iniziali della gara, la Honda ufficiale ha ben presto imposto il proprio ritmo sul resto del gruppo, con Takahashi e Zarco che si sono alternati perfettamente, aumentando progressivamente il distacco sui rivali, mai in grado di impensierirli realmente. Tra tutti gli equipaggi, solo la Yamaha di Jack Miller, Katsuyuki Nakasuga e Andrea Locatelli è riuscita a tenere il ritmo dei leader, ma comunque a distanza di sicurezza.
La safety car non è mai entrata in azione durante le prime sei ore. Solo nelle ultime due è dovuta scendere in pista e la Honda ufficiale ha ceduto temporaneamente il comando durante l'ultima sosta ai box. A ogni modo, dopo quest'ultima neutralizzazione, la Yamaha #21 ha restituito a Zarco un vantaggio di circa 40” su Miller, con i due piloti MotoGP che hanno concluso la gara in sella, mentre la notte calava sul circuito di Suzuka. La Suzuki Yoshimura del team SERT ha completato il podio.
Una prova di forza
Zarco ha dimostrato di non soffrire troppo l'anagrafe, in una gara fisicamente molto impegnativa. Johann comunque non ha fatto mistero di avere fatto una discreta fatica. “Farla con due piloti è davvero difficile, inoltre fa troppo caldo, si suda molto e il tempo di recupero è troppo breve. A volte è dura tornare in moto, ma alla fine il ritmo che abbiamo tenuto era abbastanza buono. Abbiamo avuto due periodi di safety car e questo cambia sempre un po” le carte in tavola, ma siamo riusciti a mantenere un vantaggio”.