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Indian, che rientro!

Ritorno col botto per il rinomato marchio Indian nel Flat Track in America, la patria per eccellenza della disciplina dei traversi. Nella gara inaugurale del campionato a stelle e strisce, ribattezzato American Flat Track Series, disputata nello storico tri-ovale di Daytona Beach, Jared Mees prende da subito il comando delle ostilità...
Il resoconto della gara
...nei venticinque giri della finalissima, pari a 6 miglia, andando a vincere precedendo il compagno di team Bryan Smith. Mees stacca anche il miglior tempo sul giro abbattendo il muro dei trenta secondi. Miglior debutto per la Indian Scout versione 2017 non ci poteva essere, che piazza i suoi piloti nelle prime due posizioni, davanti alla Kawasaki di Henry Wiles. Out per incidente l’altro pilota Indian, quel Brad Baker che abbiamo ammirato nel recente Superprestigio a Barcellona. La moto vincitrice a Daytona monta un propulsore bicilindrico da 750 centimetri cubici, che alloggia in un telaio rivoluzionario in tubi d’acciaio. Distribuzione a doppio albero con camme in testa e quattro valvole, sprigiona 110 cavalli toccando i 10.000 giri. Come le moto da Flat impongono, è assente il freno anteriore: la frenata è gestita dal solo posteriore morso da una pinza a pistoncino Brembo. Il presidente di Indian Motorcycle, Steve Mennetto, durante la presentazione dello scorso anno della Scout 750, ha esaltato il ritorno nelle competizioni del Flat Track: “Siamo orgogliosi di tornare a sfoggiare il nostro marchio e le nostre moto in questa prestigiosa disciplina. La nostra squadra di progettisti e ingegneri ha incessantemente lavorato allo sviluppo di questa moto, ci aspetta un ricco programma di gare di livello mondiale, che riporterà la nostra leggendaria storia nei circuiti ovali”. La prima pagina di questa storia è scritta, e meglio non poteva iniziare per Indian, si continua in quel di Atlanta con la disputa di gara 2. Stavolta si corre su pista corta nel cosiddetto Short Track. Saranno infatti ben quattro le tipologie di piste inserite nelle diciotto tappe del campionato: sei miglia, nove miglia, short track e TT (curve a destra e salti).

Chi succederà a Marzotto
Non ci saranno Indian al via, ma Honda e Yamaha in primis nel campionato italiano Flat Track
, che è prossimo all’apertura stagionale. Sabato 8 e domenica 9 aprile di disputeranno gara 1 e gara 2 rispettivamente a Terenzano (UD) e a Lonigo (VI). Due grosse novità nella lista dei partecipanti: mancheranno al via i due assoluti protagonisti delle ultime edizioni: il detentore del titolo, Vittorio Emanuele Marzotto, e il tre volte vincitore della Flat Track Cup, Francesco Cecchini. Scelte diverse per i due centauri, già annunciate poco dopo il termine dello scorso campionato. Se per Marzotto è arrivata la decisione di dire basta alle competizioni ufficiali, l’ingaggio di Cecchini da parte dell’ambizioso team spagnolo Honda ART apre al pilota romagnolo le strade che lo porteranno a gareggiare nella Copa Rodi Michelin e alla Copa de España. Due competizioni dove il numero e il livello dei piloti è in continua ascesa, e fanno da trampolino di lancio per poter ambire alla realizzazione del sogno proibito di ogni Flat Tracker: partecipare al campionato americano. Come è appena successo al duo iberico Cardus-Serra, che hanno preso parte alla gara di esordio del campionato a stelle e strisce niente meno che nel leggendario circuito di Daytona Beach. Chi saranno quindi i protagonisti annunciati che vorranno succedere a Marzotto ? A stretto rigore di classifica, uno dei principali candidati è Gianni Borgiotti, terzo lo scorso anno, che vorrà migliorare la già buona prima annata negli ovali in terra dopo anni passati nell’asfalto misto del motard. L’esperienza di Marco Buzzi, l’adrenalina del giovanissimo Gabellini e la voglia di emergere di Lucas Nicolas Foresti completano il puzzle degli aspiranti vincitori al titolo tricolore. Sono sette le tappe in calendario, una citazione particolare va rivolta alla gara organizzata nella nuova location marchigiana di Ponzano di Fermo, situata in una zona al confine con i comuni pesantemente danneggiati dal terribile terremoto dello scorso 24 agosto. Il Moto Club Bikers Cave e il proprietario (Paolo Scorolli) che ha acquistato l’area adiacente alla pista da cross, in funzione da oltre trent’anni, hanno pensato davvero in grande, in una zona dove magari altri avrebbero desistito. Si parte con un ovale da flat track superiore ai trecento metri dove avrà luogo la quinta prova del campionato nazionale. Ma anche, e soprattutto, un progetto che porterà alla realizzazione di una pista da TT di 1200 metri, un tracciato per il trial e uno per l’enduro. Un vero e proprio polo motoristico che può diventare il punto di riferimento per il centro Italia. 
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