Salta al contenuto principale

Incredibile: una moto elettrica vince l'enduro estremo battendo tutte le 2 tempi

Nella mitica gara di enduro estremo  Red Bull Romaniacs la moto elettrica Stark Varg  ha avuto la meglio sulle rivali a due tempi. Segno dei tempi?

Il Red Bull Romaniacs è una delle competizioni di enduro estremo più estenuanti del pianeta, la vera prova del nove per chi ha deciso di dedicarsi alle gare più difficili che ci sono in circolazione. È persino più tosta dell'Erzberg Rodeo austriaca: c'è una maggiore varietà di terreni e sfide, che richiedono un approccio più completo alla disciplina e che allo stesso tempo impongono mezzi leggerissimi ma potenti, al limite tra enduro e trial. Nell'edizione di quest'anno, come sempre partecipata dai migliori della categoria, si è imposta una moto elettrica, la Stark Varg dello svedese Eddie Karlsson.

 

Numero uno

Karlsson si è imposto nella categoria Silver, dedicata ai semi-professionisti e amatori di ottimo livello, con una buona preparazione atletica e un equipaggiamento dedicato. È appena un gradino sotto la Gold, quella dei “mostri sacri” della disciplina, come i vari Manuel Lettenbichler (vincitore 2025 su KTM), Billy Bolt e Mario Roman. Tendenzialmente la Romaniacs è ancora uno dei feudi del due tempi, per cui la vittoria della moto elettrica svedese – ma prodotta in Spagna- fa ancora più notizia.

Karlsson ha vinto il prologo e dal secondo stage è sempre stato in seconda posizione, conquistando la vittoria nel conclusivo quarto giorno. Eddie ha dimostrato che la tecnologia elettrica è pronta ad affrontare alcuni dei terreni enduro più impegnativi al mondo: giornate estenuanti, centinaia di chilometri di piste impegnative, più di 20 ore di gara.

 

Vantaggi unici

La vittoria è arrivata senza ricaricare la moto, ma cambiando le batterie della Stark Varg, un mezzo da 120 chilogrammi, per una potenza compresa tra 60 e 80 cavalli. La moto, che esteticamente in tutto e per tutto richiama una vera enduro, ha il vantaggio di non impegnare il pilota con il cambio marcia, ma allo stesso dispone pure della retro, un'arma decisamente utile in una gara come la Romaniacs, con i suoi passaggi stretti e le manovre al limite dell'equilibrio.
 

Leggi altro su:
Aggiungi un commento