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Quattro tappe, tre vittorie: Cerutti su Aprilia domina la Africa Eco Race

L'ufficiale Aprilia ha ripreso gli avversari poco prima di metà tappa ed è rimasto sempre con loro, nonostante il forcing di Tarres su Yamaha nel finale. "La tappa era più lunga di ieri, ma meno difficile"

La tappa più lunga dell'Africa Eco Race 2024 è andata a Jacopo Cerutti, che ha rimesso le cose a posto, dopo avere patito il ritorno delle Yamaha nella giornata di ieri. Il pilota Aprilia si è aggiudicato lo stage da Assa a Fort Chacal di 472 chilometri, arrivando al traguardo con Pol Tarres e Alessandro Botturi, staccati nella rispettivamente di 2'00 e 4'02”. Distacchi ristabiliti anche nella generale, con un margine di 8'55” sul pilota di Andorra e 10'22” sul campione di Lumezzane.

 

Lunga e veloce

La tappa odierna partiva direttamente dal campo, una piccola carezza per i piloti, provati dallo stage del giorno precedente. I 467 chilometri di special stage rappresentavano la ps più lunga dell'intera Africa Eco Race, su un terreno misto tra sabbia e pista. Il fondo di pietra ha caratterizzato tutta la prima parte verso Msied, da dove è poi partita una sezione tutta nuova, dominata dagli splendidi paesaggi del sud del Marocco, fino alle porte di Laayoune. Piste dal fondo regolare, se non morbido, che hanno permesso ai piloti di godersi la guida, senza soffrire ogni singolo momento. Con l'ingresso nel Sahara Occidentale, i concorrenti si sono mossi verso il finale di tappa, dove il terreno si è fatto di nuovo duro.

 

Battaglia vera

Cerutti era riuscito a riprendere i piloti Yamaha intorno al chilometro 200: non che Tarres e Botturi avessero sbagliato qualcosa in navigazione, ma semplicemente aprire non era così semplice e alla prima incertezza Jacopo è riuscito a rifarsi sotto. Da lì tutti e tre hanno proseguito insieme, anche se Tarres ha provato a forzare un po' il ritmo nel finale, dove il terreno si è fatto di nuovo pietroso e ostico. Cerutti ha però tenuto la sua Tuareg sempre vicina ai Ténéré degli avversari, vincendo la tappa. “Poco più lunga di ieri, ma molto meno dura, per lo meno per gran parte della ps, anche perché non abbiamo forzato. Poi Pol ha provato a dare uno strappo, ma non era facile andare via su quel terreno”. “Ci ho provato: è dura, ma bisogna provarci sempre” ha ammesso Tarres. “Siamo lì, non molliamo” ha confermato Botturi.

 

La classifica

  1. Jacopo Cerutti (Aprilia-ITA) 16h45'59”

  2. Pol Tarres (Yamaha-AND) +08'55”

  3. Alessandro Botturi (Yamaha-ITA) +10'22”

  4. Guillame Borne (Husqvarna-MAR) +02h03'47”

  5. Giovanni Gritti (Honda-ITA) +02h07'54”

  6. Alexandre Vaudan (KTM-SUI) +02h54'34”

  7. Nicolas Charlier (Yamaha-BEL) +03h35'37”

  8. Francesco Montanari (Aprilia-ITA) +03h38'02”

  9. Attilio Fert (KTM-FRA) +03h41'01”

  10. Alessandro Ruoso (Yamaha-ITA) +03h54'19”

 

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