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Zero Motorcycles, anche a 4 ruote

L’azienda californiana ha recentemente presentato due prototipi di modelli a tre e quattro ruote dotati del suo propulsore elettrico da 60 CV. Una scelta in ottica futura, per cercare di espandersi in nuovi mercati
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Elettrico a tre ruote
Zero Motorcycles ormai è una realtà apprezzata anche da noi, grazie ai suoi modelli di moto elettriche in grado di coniugare prestazioni ed economia di utilizzo (qui la sua ultima nata SR/F). Ma l’azienda californiana da qualche tempo sta cercando di espandere il proprio mercato non solo nel settore delle due ruote ma anche in quello dei veicoli leggeri. Per questo alla fiera IDTechEx, andato in scena a a Santa Clara negli USA, ha presentato due modelli a tre e quattro ruote decisamente interessanti. Il primo è un go-kart elettrico (foto in gallery) mentre il secondo è una Vanderhall a tre ruote equipaggiata con il più performante dei motori Zero. Per chi non conoscesse Vanderhall, si tratta di un produttore americano con base nello Utah, specializzato in veicoli a tre ruote dotati di motori derivati dal mondo auto. Si tratta di mezzi lussuosi e performanti con prezzi che sfiorano i 40.000 euro. Zero ha equipaggiato il modello Venice, il più economico della gamma Vanderhall (poco meno di 30.000 euro a listino), con un motore da 45 kW (60 CV), più che sufficiente per spingere i circa 700 kg del mezzo. Il prezzo non è ancora stato comunicato, ma sembra che sarà di poco superiore ai 32.000 euro. La scelta di Zero di esplorare nuove frontiere dell’elettrico è una risposta all’attuale mercato delle due ruote, in ripresa dalla crisi di metà anni 2000, ma ancora “stagnante” soprattutto per quanto riguarda le nuove leve. Un dato su tutti fa capire come le moto, per i giovani non siano più una priorità: il 5,4% dei baby boomer, cioè persone nate dopo il secondo dopoguerra, possedevano una moto o desideravano averla, mentre oggi, solo l’1,6% dei Millennials desidera cavalcare le due ruote. La decisione di Zero, dunque è stata quella di provare a solleticare un’utenza più adulta (e danarosa), offrendo mobilità green su veicoli più d’elite e performanti.

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