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Veicoli elettrici, il rumore è d’obbligo

Il dipartimento dei trasporti Usa ha proposto nuovi standard sonori minimi per i veicoli elettrici perché l’eccessiva silenziosità è un rischio per i pedoni. Contraria BMW che giudica la norma inutile e tecnicamente difficile da realizzare

Rumorosi è meglio. O forse no?

La National Highway Traffic Safety Administration, ufficio che lavora sotto il Dipartimento dei Trasporti Usa è stato chiaro: i veicoli elettrici (auto e moto) sono pericolosi per i pedoni a causa della loro silenziosità. Per questo motivo ha proposto un aumento della rumorosità minima alle basse velocità mediante l’uso di sintetizzatori di rumore aggiuntivi. Secondo la NHTSA, infatti, aumentando la rumorosità si eviterebbe un numero pari a circa 2800 incidenti per ogni anno di vita di ciascun veicolo. Un numero molto alto ma che non distingue tra veicoli a 4 o 2 ruote. Proprio per questo BMW ha confutato il valore statistico della ricerca: secondo la casa tedesca infatti l’incidenza della silenziosità sugli incidenti nelle moto è molto più basso, perché sono veicoli più agili e con un campo visivo migliore rispetto a quello di un’auto. In più, la casa bavarese ha avanzato anche il dubbio riguardo le difficoltà tecniche che si potrebbero incontrare nel montare un sisntetizzatore di suoni aggiuntivi su una moto. Insomma, la questione è ancora apertissima e chissà che alla fine non si arrivi al colpo di genio creativo come quello della catena Domino’s Pizza, che in Olanda ha equipaggiato i suoi scooter elettrici porta-vivande con speciali musichette pubblicitarie...

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Pilotinox
Gio, 01/10/2013 - 12:28
Trovo sia fondata la nota che richiede un minimo di "rumorosità" o meglio di "percettività" dei veicoli elettrici. Infatti sono concorde che possono rappresentare un pericolo sia per i pedoni che per automobilisti e motociclisti stessi. Se non senti il rumore e non guardi li specchietti ad esempio, l'incidente è assicurato. Rido di BMW che sostiene essere "difficile" tecnicamente da realizzare una rumorosità minima.........quando il primo pensiero và all'infanzia e alla bicicletta, quando si metteva la cartolina e la molletta tra i raggi per simulare una sorta di motore...ah questi crucchi! :-)