Salta al contenuto principale

Vee Two Ritorno, ecco la replica del motore della Ducati di Mike Hailwood

Questa volta la special non è una moto, ma soltanto un motore. Parliamo del bicilindrico desmodromico realizzato dallo specialista australiano Vee Two che replica il mitico propulsore Ducati con distribuzione ad alberelli che motorizzava tutta la gamma Ducati degli anni Settanta e che spingeva la moto con cui Mike Hailwood trionfò Tourist Trophy nel 1978
Il "Desmo" come ai vecchi tempi
Parliamo spesso di Special o, come le chiamiamo su InSella, di Fuoriserie. In fatto di customizzazione, il motore ricopre un ruolo fondamentale nella preparazione delle moto, anche se spesso sono le modifiche estetiche a risaltare di più. In questo caso, però, ci concentriamo solo sul cuore pulsante della moto: il protagonista è il Vee Two Ritorno. Si tratta della replica di uno dei motori più affascinanti della storia della motocicletta, il bicilindrico Ducati, con comando della distribuzione ad alberelli che, tra l'altro, spingva la NCR di Mike Hailwood che trionfò sull’Isola di Man, al TT del 1978. Questo bicilindrico, messo a punto dal mitico ingegner Taglioni, aveva la distribuzione desmodromica, marchio di fabbrica della casa bolognese, comandata da una coppia di alberelli a coppie coniche, una soluzione tanto complesa quanto esteticamente affascinante. Lo stesso bicilindrico qualche anno prima portò alla vittoria Paul Smart alla 200 Miglia di Imola 200 del 1972 e caratterizzava tutta la gamma moto Ducati degli anni Settanta. Andò in pensione negli anni Ottanta, rimpiazzato dal motore SOHC con distribuzione a cinghia che oggi ritroviamo sulla Scrambler. L’azienda australiana Vee Two, specializzata da sempre in pezzi speciali per Ducati, però, ha deciso di ridare vita a questo leggendario propulsore: il risultato è il Vee Two Ritorno, un bicilindrico di 904 cm3 (88 mm di alesaggio per 74,4 mm di corsa) accreditato di una potenza di circa 120 CV. I carter e altre parti importanti del motore vengono ottenuti con fusioni di alluminio, poi trattato termicamente per ottenere alte resistenze, mentre alcuni coperchi sono in magnesio. Un dato interessante è il fatto che questi nuovi pezzi sono intercambiabili con i motori originali e quindi utilizzabili dagli appassionati come pezzi di ricambio di qualità superiore. Insomma è senza dubbio la migliore base di partenza per realizzare café racer da sogno e mezzi da gara da impegnare nelle categorie riservate alle moto d'epoca. 
 
Aggiungi un commento