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Ultime notizie MotoGP, Valentino Rossi: “La stagione 2014 ha deciso il mio futuro"

Valentino Rossi news – Subito dopo il GP di Valencia, il Dottore ha fatto un bilancio della stagione 2014: era iniziata con tanti dubbi, è stata invece molto positiva. Rossi ha rivelato il segreto della sua rinascita: “Dimenticarmi di essere un vincente”. E per il 2015 non si tira indietro, anzi è sicuro di potersi giocare il titolo
Il decimo titolo non è un'utopia
All'inizio del 2014, Valentino Rossi aveva lasciato capire che i risultati dei primi sei mesi di campionato sarebbero stati fondamentali per decidere se continuare con la MotoGP, oppure se dedicarsi ad altro. La stagione appena conclusa gli ha dato le risposte che cercava: il Dottore ha conquistato il secondo posto nel campionato, dietro a Marc Marquez ma precedendo il compagno di squadra Jorge Lorenzo. Dopo la gara conclusiva di Valencia, Rossi ha analizzato le sue prestazioni: “Sono molto felice del campionato 2014, il bilancio è positivo. Per me questa era la stagione chiave per decidere sul mio futuro. L'anno scorso non ero molto contento, anzi avevo iniziato a valutare se era il caso di continuare o no. Il mio obiettivo era stare davanti, lottare con i migliori e provare a essere sempre sul podio, perché nel 2013 non mi era stato possibile. Ho dovuto fare alcuni cambiamenti difficili all'inizio della stagione, ma alla fine tutto ha funzionato e questo mi fa sentire bene: sono stato forte quasi sempre, ho fatto grandi gare e lotte molto accese”. Marc Marquez ha vinto su una Honda RC213V che, soprattutto a inizio stagione, era superiore alla Yamaha, ma poi le cose sono cambiate: “La nostra M1 è migliorata molto nel corso della stagione, specialmente perché i due team hanno fatto un grande lavoro, con Silvano Galbusera (il capotecnico di Rossi-ndr) e Ramon Forcada (responsabile tecnico del team di Lorenzo-ndr) e tutti i ragazzi di Yamaha. Insieme siamo stati capaci di migliorare la moto e renderla più competitiva, addirittura vincente. All'inizio della stagione la differenza tra Honda e Yamaha era tanta, verso il finale invece abbiamo potuto fare grandi gare. Sarebbe stato molto bello iniziare il campionato con questo potenziale, l'importante è che siamo cresciuti e la moto ora ora è competitiva”. Il 2014 di Valentino è fatto di tredici podi su diciotto gare, una pole position e due vittorie, il pesarese ha commentato: “Tornare ad ottenere questi risultati è una grande soddisfazione come pilota e come persona, perché negli ultimi anni le cose non sono andate bene. I due anni con Ducati sono stati difficili, l'anno scorso è andata meglio ma non era stato sufficiente. Arrivare a Valencia un anno dopo, con tanti podi e due vittorie e, soprattutto, con la sensazione di essermi divertito, di esser stato competitivo e di aver potuto lottare ogni domenica per la vittoria quasi sempre con Lorenzo o Marquez, mi ha dato una soddisfazione enorme”. Il ricordo più bello del 2014 è quasi scontato: “La vittoria di Misano, davanti a tutti i miei fans. Mi sono veramente divertito ed è stata un'emozione immensa”. A 35 anni Valentino ha avuto una stagione straordinaria, ma come ha fatto? “Il segreto è stato capire che volevo ancora essere parte del gioco. Per questo motivo mi sono obbligato a dimenticare tutte le vittorie e titoli che ho ottenuto in carriera, ho capito che dovevo essere umile e lavorare duramente, se volevo continuare ad alti livelli. Lo sport, i rivali, gli pneumatici, la moto... tutto cambia. Per questo è necessario lavorare molto per essere più forte, altrimenti sei finito. Io corro perché mi piace mettermi alla prova, andare in moto e assaporare la velocità, per questo ho buone motivazioni per continuare a farlo”. Il prossimo anno Rossi sarà di sicuro ancora uno dei protagonisti nella lotta per il titolo: “Credo che, come ho sempre detto, il decimo titolo lo posso vincere. Ancora di più dopo questo anno in cui siamo stati con i primi. Sarà difficile perché Lorenzo l'anno prossimo sarà più forte e non bisogna dimenticare che Marc quest'anno ha vinto il titolo con 13 vittorie contro le mie due, la differenza è enorme. Per ridurla dobbiamo lavorare meglio con il team, con Silvano e anche con Yamaha”.
 
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