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È ufficiale: KTM salvata da Bajaj diventa indiana. Pierer esce di scena

Il colosso indiano rileva la maggioranza e garantisce il pagamento dei creditori. Si conclude così il processo di salvataggio della casa austriaca

KTM evita la liquidazione

La procedura di risanamento avviata da KTM è giunta al termine, ve lo avevamo anticipato, ma adesso c'è l'ufficialità: il costruttore austriaco ha ottenuto i fondi necessari per soddisfare i propri obblighi verso i creditori, evitando così la liquidazione dell’azienda. L’importo di circa 600 milioni di euro previsto dal piano di risanamento sarà erogato da Bajaj Auto International Holdings, storico partner industriale di KTM. In cambio, la società indiana acquisirà la maggioranza della holding Pierer Mobility AG, attualmente controllante di KTM.
L’annuncio è stato ufficializzato la mattina del 22 maggio. Secondo quanto dichiarato da Pierer Mobility, l’accordo complessivo ammonta a 525 milioni di euro. Bajaj fornirà un prestito da 450 milioni di euro direttamente alla KTM AG e altri 150 milioni alla Pierer Mobility AG, che si occuperà di trasferire la somma residua alla società KTM per completare i pagamenti previsti. L’operazione consente di soddisfare una quota pari al 30% dei debiti complessivi, stimati in 2,2 miliardi di euro, contratti con circa 1200 creditori, prevalentemente istituti bancari.

Riorganizzazione e uscita di scena per Pierer

Il risanamento è stato avviato dopo che KTM aveva dichiarato insolvenza nel novembre 2024, sospendendo la produzione per tre mesi. Le attività erano riprese temporaneamente a marzo grazie a precedenti iniezioni di capitale da parte di Bajaj. La KTM AG è interamente controllata da Pierer Mobility AG, la cui proprietà è divisa tra la Pierer Bajaj AG (74%) e, a sua volta, tra la holding austriaca Pierer Industrie AG (oltre il 50%) e Bajaj Auto (49,9%).
A seguito del piano di ristrutturazione, Stefan Pierer, fondatore e fino a gennaio amministratore delegato di KTM, lascerà definitivamente il consiglio di amministrazione della holding. Al suo posto entrerà Verena Schneglberger-Grossmann, già dirigente del gruppo dal 2015. La guida dell’azienda resterà affidata a Gottfried Neumeister.

Stefan Pierer, ex CEO di KTM

Futuro incerto ma rilancio possibile

La crisi ha comportato un forte ridimensionamento: tra il 2023 e il 2024 il numero di dipendenti è sceso da circa 6200 a 5300, con oltre 1850 posti di lavoro persi. Ulteriori tagli sono previsti per il primo semestre del 2025, soprattutto a causa della cessione della quota di maggioranza di MV Agusta.
Il nuovo piano industriale, che prevede la riattivazione della produzione a partire dal 28 luglio, si basa sulla continuità delle sedi produttive esistenti, in particolare lo stabilimento di Mattighofen/Munderfing. In una nota ufficiale, Neumeister ha dichiarato: “Insieme a Bajaj, nostro partner di lunga data, abbiamo potuto elaborare una strategia che consente di rilanciare KTM grazie a nuovi capitali per complessivi 600 milioni di euro”. Insomma, KTM riparte, quello che resta da scoprire è se la presenza di Bajaj cambierà in qualche modo le scelte strategiche: dalla tipologia di modelli per i prossimi anni alle sedi privilegiate per produrli. Per scoprirlo ci vorrà ancora del tempo.

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Ottavonano-IETTALO
Ven, 23/05/2025 - 22:30
Era ora….. meno male che sono riuscito a vendere la mia Ktm