Salta al contenuto principale

Tutor Autostrade, la multa non è valida senza la foto

Il giudice di pace del tribunale di Alessandria ha dichiarato nulla la sanzione per eccesso di velocità rilevato dal tutor autostradale perché nella notifica al diretto interessato mancava il fotogramma che certificava l’infrazione. La decisione non è piaciuta all'Asaps, l'Associazione amici polizia stradale 
No foto, no multa
Se la sentenza del giudice di pace del tribunale di Alessandria potesse fare giurisprudenza, per chi frequenta le autostrade sorvegliate dai tutor, le telecamere collocate in sequenza sull’autostrada che permettono di calcolare la velocità media di ogni auto, questa notizia potrebbe essere motivo di gioia. In effetti, il suo pronunciamento ha stabilito che, nel caso in esame, la multa per eccesso di velocità rilevato dal tutor non è valida se alla notifica al trasgressore non viene allegata la fotografia che attesti l’avvenuta infrazione. Il protagonista del processo è il rappresentante di una ditta genovese la cui auto di servizio era stata colta dalle telecamere mentre superava il limite di velocità sull’A26 Genova Voltri-Gravellona Toce, dove il tutor è in funzione tra la diramazione A26–A7 all’altezza di Predosa, e lo svincolo con la A10: un tratto molto redditizio visto che produce 7mila verbali l’anno. Gli avvocati Giuseppe Maria Gallo e Francesca Meus hanno ottenuto dunque l’annullamento del verbale. Decisione che non è piaciuta all'Asaps, Associazione amici polizia stradale, il cui presidente, Giordano Biserni, in una lettera pubblica, ha scritto: “Si annulla un verbale per il superamento del limite di velocità in autostrada contestato con l’efficacissimo sistema Tutor per il semplice e banale fatto, eccepito dalla difesa, che nel verbale inviato dalla Polizia Stradale mancava la fotografia che fissa la violazione? Ma come, non sapeva il signor giudice che la questione è stata affrontata da tempo e si adotta questa procedura per “non violare la privacy” del conducente del veicolo, ma che comunque la foto è agli atti e a disposizione del sanzionato? Non sappiamo se lo ha fatto ma il giudice poteva richiedere ulteriori informazioni all’organo preposto. In effetti i Giudici di Pace ogni tanto accolgono ricorsi che meriterebbero un diverso approfondimento e rischiano per questo di sbagliare. Perché altrimenti da una parte si deve rispettare la privacy del conducente dal piedino pesante, dall’altra si esige la foto con l’immagine che certifica la violazione. Mettiamoci d’accordo, una volta per tutte,  diversamente  ci viene il dubbio che alla fine del panorama ci sia la voglia di annullare i verbali per la velocità e amen, con buona pace della sicurezza sulle strade. O non è così?”.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento