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Tourist Trophy 2014, Valentino Rossi: “È qualcosa di incredibile"

Tourist Trophy 2014: tra pochi giorni sull'Isola di Man torneranno a correre le moto, nel 2009 Valentino Rossi era stato invitato insieme a Giacomo Agostini, e aveva potuto fare un giro sul tracciato, il Dottore ne era rimasto affascinato, ma allo stesso tempo impaurito. Nessun "rischio" di vederlo correre qui...
Vale al TT,  solo come ospite
Valentino Rossi nel  2009 era andato al Tourist Trophy come ospite insieme a Giacomo Agostini ed entrambi avevano avuto l'opportunità di fare un giro d'onore, rispettivamente in sella alla Yamaha R1 e alla MV Agusta. Al termine del giro, il Dottore aveva commentato: “Tutti i piloti che corrono il TT hanno una cosa in comune: uno sguardo da pazzi”. E a pochi giorni dall'inizio del TT il pesarese è tornato a parlare del TT. “La prima cosa che bisogna dire del TT è che ha una grande storia ma, sinceramente, prima di andare all'Isola di Man non avevo mai capito cosa significasse e perché moltissima gente aveva una grande passione per una gara così pericolosa. Solo quando ero lì l'ho capito... Il circuito è fantastico e incredibile. Ho avuto l'opportunità di fare un giro con Agostini ed è stato incredibile. È difficile fare un giro senza andare veloce, anche se è pericoloso. Bisogna andarci per capire meglio la gara. Quando sono stato lì mi è piaciuto leggere il cartello: Se non ti piacciono le nostre regole, c'è una nave ogni mezz'ora”. Agostini disse che era molto facile battere Rossi all'Isola di Man, e il pesarese rispose ridendo: “Perché non ho spinto in nessun momento... Ho seguito Giacomo e in un momento ho anche pensato “Spero che si ricordi bene, perché può essere pericoloso”. Valentino ha sempre chiarito che non avrebbe il coraggio di correre il TT, ma rispetta chi lo fa e ha una buona relazione con Guy Martin, uno degli eroi locali che nel 2010 stava per morire su questo tracciato e non ha ancora conquistato la vittoria. Il campione di Tavullia ha proseguito dicendo: “Devi entrare in un'altra dimensione diversa, perché è qualcosa di incredibile. Ci sono tre o quattro punti durante il giro che sono veramente da pazzi. Devi semplicemente guidare la moto senza pensare, perché se qualcosa va storto...”

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