Strada della Forra: sabotati i sensori, si allungano i tempi per la riapertura
Niente da fare, la Forra rimane chiusa. Un cavo tranciato manda in tilt il sistema di monitoraggio: “Atti gravi, ostacolano i controlli e generano falsi allarmi”. Per la Provincia la priorità rimane la sicurezza
L’SP 38 rimane chiusa
Promessa e attesa, l’apertura della Forra, chiusa ormai dal dicembre 2023 a causa della frana caduta all’imbocco della galleria, slitterà ancora. Proprio in queste settimane erano in corso rilevamenti costanti per valutare la stabilità del versante, grazie a sensori piazzati lungo il tracciato con la collaborazione degli esperti del Politecnico di Milano. Un lavoro tecnico delicato e fondamentale per consentire, un passo alla volta, la definizione di un piano di messa in sicurezza e – si sperava – la futura riapertura della strada. Un cavo tranciato ha però mandato in tilt il sistema di monitoraggio: “un nuovo, gravissimo, episodio di sabotaggio”, com’è stato definito dalla Provincia di Brescia, che posticipa, ancora, il ritorno alla normale viabilità.
Un cavo tranciato
L’allarme è scattato sabato mattina, quando il geologo incaricato ha rilevato dati “fuori scala” provenienti dai sensori. Solo un giorno prima, venerdì, tutto risultava regolare. Gli accertamenti hanno confermato quello che si temeva: il cavo era stato tagliato intenzionalmente. Un gesto che rischia di pesare parecchio, non solo in termini tecnici. “Atti vandalici come questi compromettono gravemente l’affidabilità del sistema di monitoraggio, generando falsi allarmi che ostacolano le attività di controllo e rallentano i tempi necessari per una valutazione tecnica accurata. Di conseguenza, tali comportamenti non contribuiscono in alcun modo alla riapertura della strada, ma anzi ne ritardano ulteriormente la possibilità.”
Ritardi e costi
Oltre al danno operativo, c’è il danno economico: per ripristinare gli strumenti servirà l’intervento urgente dei tecnici e saranno necessarie ulteriori risorse. Una spesa extra non prevista che andrà a gravare sul bilancio pubblico e a rallentare l’avanzamento dei lavori. L’Amministrazione provinciale ha condannato “fermamente questi gesti irresponsabili” e ha invitato chiunque abbia informazioni utili a contattare le autorità. Intanto è in corso una valutazione per rafforzare le misure di sorveglianza e prevenzione.
“La sicurezza dei cittadini e degli operatori” – si legge nella nota – “resta la priorità assoluta.”