Salta al contenuto principale

Sospesa l'Area C a Milano

La famigerata Area C di Milano è stata sospesa dal Consiglio di Stato, in attesa di una decisione definitiva del Tar della Lombardia. Da oggi tutti i veicoli possono accedere al centro città senza limitazioni

Area C sospesa fino a settembre

L'Area C è uno dei provvedimenti più forti voluti dal sindaco di Milano Piasapia: per entrare nel centro, le auto devono sborsare 5 euro. Precedentemente la stessa zona era sottoposta a Ecopass, con ingresso limitato e a pagamento per i veicoli più inquinanti. Il giro di vite dell'Area C ha infastidito parecchio commercianti ed esercizi del centro, che messo mano più volte alle carte bollate per bloccare il provvedimento. Ce l'ha fatta l'Autorimessa Madiolanum Parking: la Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha emesso un'ordinanza di sospensione per l'Area C valida fino a settembre, in attesa della decisione nel merito del Tar della Lombardia. Già da oggi saranno spente le telecamere e si potrà transitare con qualsiasi mezzo all'interno dell'area. Via libera quindi anche alle moto a due tempi Euro 0, le uniche due ruote che non potevano accedere all'area nemmeno pagando (tutte le altre moto possono entrarci gratuitamente). 

Comune e Legambiente contro la sospensione

Pierfrancesco Maran, assessore alla mobilità ha commentato così il provvedimento: “Rispettiamo l’ordinanza del Consiglio di Stato, che comunque contraddice numerose decisioni del Tar Lombardia che si era espresso in modo inequivocabile respingendo tutte le richieste di sospensiva presentate. Siamo certi che Area C – afferma l’Assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran - sarà confermata dall’udienza di merito che auspichiamo possa essere fissata nel più breve tempo possibile. Area C in sei mesi ha ridotto il traffico del 34% nel centro città, il numero degli incidenti e ha consentito ai milanesi di respirare meno sostanze velenose. Ha quindi avuto un innegabile impatto positivo per la qualità della vita di tutti. Oggi registriamo con rispetto ma anche preoccupazione che in un’aula giudiziaria è stato ipotizzato il danno subito da un parcheggio privato e questo blocca un provvedimento utile a tutti i milanesi”. Nel frattempo anche gli ambientalisti sono sul piede di guerra: "Ci pare paradossale e inaudito - dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - che con una sentenza venga fatto prevalere l'interesse di un singolo operatore su quello di una intera città"
Leggi altro su:
Aggiungi un commento