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Sorpasso di CFMoto: la casa cinese in Francia vende più di Ducati, KTM e Suzuki

Ben fatte, ben equipaggiate e tecnologicamente al passo coi tempi, le moto cinesi non sono più quelle di una volta. A conferma arrivano i dati sulle vendite: in Francia, CFMoto ha superato Ducati, KTM e Suzuki. E no, non è solo una questione di prezzo…

CFMoto sorprende la Francia

Secondo i dati di Moto-Station, tra gennaio e settembre 2025 il marchio cinese ha registrato in Francia la bellezza di 4.741 nuove immatricolazioni, conquistando una quota di mercato del 3,38%. Per dare un’idea, Ducati si ferma a 3.175 unità (2,26%), KTM a 2.977 (2,12%) e Suzuki a 3.936 (2,81%). Insomma, CFMoto vende più di tre marchi storici in un Paese che tradizionalmente premia artigianalità e design. Nonostante la leadership resti saldamente nelle mani dei grandi nomi (Honda guida con 31.677 unità, Yamaha 22.485, BMW 14.591, Kawasaki 11.101 e Triumph 8.583), il marchio cinese si posiziona subito dietro. Qualcosa vorrà pur dire…

Non è - solo - una questione di prezzo

Il prezzo conta, impossibile negarlo, ma non è tutto. Bisogna infatti considerare che in Francia, così come in molti altri paesi UE, i motociclisti sono esigenti e design, finiture e tecnologia contano spesso e volentieri quanto il prezzo (se non addirittura di più). CFMoto sembra in tal senso aver centrato il punto: fermo restando che i gusti sono gusti, le moto della casa cinese offrono uno stile convincente, una qualità dei materiali ormai innegabile e specifiche competitive. Il tutto però a costi inferiori rispetto ai modelli giapponesi o europei. Non si tratta quindi di comprare una CFMoto solo ed unicamente perché costa meno, ma anche per l’ottimo rapporto qualità prezzo che, ai più, appare ormai evidente. Esempio ne sono modelli come la 675NK e la 700MT ADV. 

Una crescita costruita passo dopo passo

Imbarazzanti cloni a parte, fino ad una decina di anni fa moto cinese significava piccoli modelli economici, ben lontani da quelli proposti dai marchi europei o giapponesi. Oggi, la scena è completamente diversa e l’offerta di CFMoto lo dimostra in modo eclatante:  stand imponenti, modelli moderni, identità di marca forte. La strada per il successo europeo è passata per ATV e UTV, che hanno consolidato concessionarie e assistenza, nonchè grazie alla collaborazione con KTM, da cui il marchio cinese ha imparato moltissimo.  Un accordo che ha inoltre permesso a CFMoto di produrre alcuni motori KTM su licenza, guadagnando in tal modo fiducia tra i motociclisti europei. Insomma, ora si raccoglie ciò che si è seminato. Certo è che, man mano che la qualità delle moto cinesi migliora, il vantaggio economico potrebbe ridursi. Nel frattempo però, la percezione negativa potrebbe già essere superata. E questo fa. 

Espansione globale

Quelli sopra riportati sono i numeri registrati in Francia, ma il discorso è in realtà ben più ampio. La Casa cinese è cresciuta negli anni anche in Asia, Regno Unito, Australia e altri paesi dell’UE, con una gamma moto che include oggi adventure, touring e naked streetfighter. Vero, negli States la diffidenza rimane, ma forse è solo questione di tempo…

A tal proposito: CFmoto 1000 MT-X, la crossover cinese 1000 3 cilindri a EICMA 2025?

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marcoricci
Dom, 19/10/2025 - 15:22
Giusto così, e ora a seguire voge, zontes, qj, kove. La Francia è un mercato più giovane e aperto di quello italiano, gli altri mercati europei seguiranno. Prodotti validi, prezzi corretti e i risultati arrivano non appena cadono i pregiudizi ormai fuori tempo
Trovo curioso — per non dire paradossale — osservare come il successo di molte case motociclistiche cinesi si fondi su un modello semplice ma spietato: copiare design e soluzioni tecniche dei marchi europei, produrre a costi irrisori grazie a manodopera senza tutele e poi invadere i mercati con prezzi stracciati. Ancora più curioso è notare che, spesso, chi sceglie questi marchi “low cost” è lo stesso che invoca con forza l’introduzione del salario minimo in Italia o in Europa. E allora viene spontaneo chiedersi: dov’è la coerenza? Da un lato si predica tutela dei lavoratori e salari dignitosi, dall’altro si finanzia un sistema che basa la propria competitività proprio sull’assenza di quelle stesse tutele. Non è solo una questione economica: è una questione di scelte, di responsabilità e — sì — anche di coerenza.
Non è più così. Marchi come kove, zontes e anche la stessa cf moto hanno ormai tanti modelli unici e di carattere. È normale quando entri in un mercato cercare consensi copiando uno stile riconosciuto, ma oggi fanno dei modelli assolutamente originali. Quando poi produci per marchi come BMW o KTM o altri diventa anche fuori luogo parlare di "copie" sono semplicemente accordi commerciali
Hai ragione, le regole non le facciamo noi ma il nostro Paese e l'Europa. Però trovo curioso che BMW tanto per darti un esempio parlando di moto si sia sempre fatta fare le moto dalla Cina ieri e oggi dall'India e parlo di moto 600/900 cc che tutti conoscono. Poi inutile fare una 1300 regina al proprio paese ma 3/4 viene prodotta proprio da quei paesi dove c'è sfruttamento. Io preferisco allora prender le Cinesi per essere più coerente.... Inutile pagare tanto per un marchio che cmq sfrutta le stesse popolazioni
Mi spiace ma le aziende cinesi non sono più dei mattatoi, ci sono armai tanti video di come le loro fabbriche siano anni e anni avanti e più moderne delle nostre, e senza sfruttamento...
Claudio le aziende sono mattatoi. I video sono fatti ad opera d'arte. Non hanno sindacati, contratti decenti. Vuoi lavorare? Bene. No? Ce ne sono una infinità al posto tuo. Io costo 5 o 6 volte un operaio cinese..
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igor811
Lun, 20/10/2025 - 08:59
Capisco il titolo da clikbait...ma come si fa a paragonare 4000 unitá cinesi a 3000 unitá Ducati...a parte il valore di mercato molto diverso ma sarebbe come paragonare un auto BYD ad una Ferrari... In Cina sono bravi solo a copiare in fatto di motori..basta vedere il 675 copiato da Triumph l 890 copiato da KTM ecc ecc Se parliamo di prezzi bassi ok va bene ma producono in CINA con sfruttamento del lavoro salari e sicurezza bassissime...voglio vedere queste moto cinesi come terranno nel tempo il valore Dell usato e del tempo. Ci sono moto giapponesi o europee che dopo 20 anni sono perfette...vediamo queste!!
Triumph sono 20 anni che sono prodotte in India. BMW le classiche new entry level comprese le 600/900 sono prodotte in Cina ed ora India. KTM una parte di moto sono sempre state prodotte dalla ditta che adesso la sta rilevando...India. Cosa stiamo parlando..... Se si vuole essere sostenibile acquisti Ducati (proprietà tedesca) ma produzione Ita oppure Honda che produce molte 2 ruote ad Atessa (Abruzzo) Ita. La Ferrari non puoi paragonarla alla Byd, sono vetture completamente diverse ma Byd puoi paragonarla a Tesla.
Triumph produce tutto in Thailandia non in india. In GB non c'è più nulla se non qualche piccolo assemblamento di modelli particolari, assemblamento ribadisco. Si tratta di coerenza, se ci si sbraccia in elogi in prodotti poco costosi, ed il motivo è noto, non bisogna più lamentarsi del mancato lavoro per gli operai nostrani