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SiPedala, il bike sharing elettrico di Siena

La città toscana ha inaugurato il servizio di condivisione dei cicli realizzato con modelli a pedalata assistita dislocati in 13 stazioni. L'abbonamento annuale è di 30 euro e consente di viaggiare per un'ora gratis pagando soltanto le successive. Per i turisti ci sono i ticket di uno o due giorni al costo di 10 e 15 euro
Nei prossimi mesi è atteso “pollicino”
Attivato il 30 luglio il servizio di bike sharing di Siena ribattezzato SiPedala. Voluto dall'amministrazione per ridurre le concentrazioni di inquinanti nell'aria, l'iniziativa ha l'intento di integrare la rete di trasporto pubblico attraverso con quella a pedali costituita da 13 stazioni, tra le quali quelle nei pressi della stazione ferroviaria, del terminal bus e dell'ospedale. Un modo economico ed ecologico per consentire ai cittadini della città del Palio di raggiungere in bicicletta le zone poco servite dagli autobus e di muoversi in modo flessibile e confortevole. Obiettivo, quest'ultimo, raggiunto grazie alla preferenza per i cicli a pedalata assistita, scelta quasi d'obbligo in una città collinare Siena. Le e-bike si possono ritirare e consegnare nei posteggi dotati di colonnine di ricarica dopo avere provveduto a sottoscrivere l'abbonamento presso lo sportello della Siena Parcheggi in viale Curtatone 29, oppure on line al portale di Bici in Città. Sito, quest'ultimo, dove è possibile visualizzare la mappa con le stazioni e verificare la disponibilità di biciclette e di stalli liberi. Per i senesi l'abbonamento annuale è di 30 euro e comprende l'assicurazione RCT (responsabilità civile verso terzi) e 5 euro di ricarica. L'uso delle e-bike è gratuito per la prima ora di utilizzo, mentre la seconda ora l'esborso è di un euro, cifra che raddoppia per le ore successive. Più oneroso il costo per turisti e utilizzatori occasionali che possono optare per l'abbonamento giornaliero da 10 euro o per quello di due giorni da 15 euro. Realizzato con fondi regionali ed europei, SiPedala si inserisce in un più ampio piano per la realizzazione di una rete regionale di mobilità sostenibile che in futuro prevede, tra l'altro, la distribuzione delle merci nel capoluogo toscano con soli mezzi a emissioni zero grazie all'iniziativa privata del “pollicino elettrico delle merci”.
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