Royal Enfield Himalayan 750: eccola in versione (quasi) definitiva
Il CEO della casa indiana conferma l'arrivo della maxi enduro bicilindrica, ma bisognerà attendere il prossimo salone di Milano
Sviluppo in corso per il 125° anniversario
La Royal Enfield Himalayan bicilindrica di maggiore cilindrata è ufficialmente nei piani della casa indiana, ma il suo arrivo sul mercato richiederà ancora del tempo. A confermarlo è stato B. Govindarajan, CEO di Royal Enfield, che in una recente ha smorzato le aspettative di chi sperava in un lancio imminente. Il manager ha chiarito che la nuova piattaforma è ancora in una fase cruciale di sviluppo e collaudo: per vedere la versione definitiva bisognerà attendere l'edizione 2026 di EICMA. Una tempistica non casuale, dato che il marchio festeggerà proprio nel 2026 i suoi 125 anni di storia.
Ecco un'elaborazione digitale di come potrebbe essere la versione definitiva della Himalayan 750
È tutto pronto
Nonostante l'assenza di un modello di serie pronto alla vendita, il progetto è già tangibile. Un prototipo pre-produzione è stato recentemente esposto all’interno di una cassa da trasporto aperta, una scelta comunicativa volta a sottolineare lo stato di "work in progress" del mezzo. Govindarajan ha sottolineato l'importanza di questo modello per l'identità del marchio: "L’Himalaya è il nostro mondo spirituale. Portiamo sempre la moto laggiù per i test. Il concept ha dato ottimi riscontri, ma dobbiamo analizzarlo dalla prospettiva del consumatore finale e completare i collaudi".
L'obiettivo è presentare un prodotto maturo, capace di replicare il successo della sorella minore monocilindrica.
Maggiore cubatura e qualche CV in più per il mezzo più "maturo" della futura gamma Royal Enfield
Cresce la cubatura: arriva il 750
Il propulsore, pur mantenendo l'architettura bicilindrica parallela con raffreddamento misto aria/olio che equipaggia le attuali 650, dovrebbe vedere la cilindrata salire a 750 cm³. Questo incremento volumetrico potrebbe comportare modifiche strutturali al blocco motore e alla meccanica interna, giustificando così i tempi di sviluppo dilatati necessari per garantire affidabilità e prestazioni. L'ipotesi di un aggiornamento trasversale a tutta la famiglia "Twin" è stata rafforzata dalla presenza, nello stesso contesto espositivo, di una Continental GT con la dicitura "750" sul serbatoio.
I cerchi sono a raggi tangenziali, così si possono montare gomme stradali tubeless, cioè senza camera d'aria
Anteriore da 19 pollici
Per quanto riguarda la ciclistica della futura Himalayan, il prototipo mostrava una configurazione versatile ma attenta all'utilizzo stradale. La moto monta una ruota anteriore a raggi da 19 pollici abbinata a una posteriore da 17 pollici, una scelta che privilegia l'equilibrio di guida rispetto alle specialistiche da fuoristrada puro con l'anteriore da 21. L'impianto frenante è affidato a componenti Bybre, controllata del gruppo Brembo, mentre l'estetica mantiene il family feeling del modello 450, con un grande faro circolare a LED, cupolino protettivo e paramani di serie. L'ergonomia appare studiata per il turismo a lungo raggio, con una sella dall'altezza accessibile, spazio adeguato per il passeggero e un robusto portapacchi posteriore. Attualmente "i nostri occhi" sono tutti puntati sull'evento Motoverse di Goa, in India, l'evento ufficiale della casa (una sorta di Moto Guzzi Days in salsa indiana) chissà che non arrivino altre chicche. Domani sarà la giornata conclusiva, succederà qualcosa?
Foto e immagini