Rossi – Lorenzo - Jarvis, è amore?

Rossi in Yamaha, i dubbi erano tanti

Il ritorno di Rossi in casa Yamaha è stato un evento “delicato” per molti motivi. Si è trattato di una scelta difficile per Valentino che, dopo due anni terribili in Ducati, ha deciso di tornare sull'M1 per un'ultima occasione, “declassato” a seconda guida. Era una scelta pericolosa, invece, per la casa di Iwata che, oltre ai dubbi sull’effettiva competitività di Rossi (due anni nelle retrovie possono fare molto male) correva il rischio di destabilizzare l’armonia del team (il rapporto tra Lorenzo e Rossi in passato non era dei migliori). A mettere pepe sulla vicenda poi, le dichiarazioni dell’ex responsabile Yamaha MotoGP Masao Furosawa e di Lin Jarvis, attuale direttore di Yamaha Motor Racing: se il primo (clicca qui) ha affermato che l’acquisto di Rossi è stato voluto più dal reparto marketing che dal team, il secondo sembra non vedesse affatto di buon occhio l’arrivo del pesarese, col quale non c'è mai stato feeling e, a suo parere, ormai “bollito”.

Malesia positiva

Poi, l’ottima prestazione di Rossi nei test prestagionali a Sepang (costantemente nei primi 4 a soli 0,5 secondi dalla vetta) ha invece fatto capire che il ritorno dell'italiano è stata una mossa azzeccata non solo per l'ufficio marketing e i ricchi sponsor che sono arrivati (qui la news). Tutti felici dunque, a partire da Jarvis che sembra il più sollevato dai risultati del Dottore: “Immagino che Rossi abbia tirato un bel sospiro di sollievo. Due anni nelle retrovie sono difficili da mandare giù e la paura di non essere più all’altezza può minare definitivamente le capacità di un pilota. Rossi fa bene a dire di essere un 'passo indietro' rispetto a Lorenzo, Pedrosa e Marquez, ma intanto è lì, vicino e pronto a dare battaglia. È una bella notizia per Yamaha e una bellissima notizia per questo sport.”

Tra Rossi e Lorenzo, solo complimenti

Dal canto suo, Rossi fa di tutto per evitare ogni polemica. Incassata la bella prestazione di Sepang, sono arrivati tanti complimenti per Jorge Lorenzo. Ecco, ad esempio, cos’ha detto al sito inglese MCN: "Lorenzo adesso è un pilota perfetto, è sempre veloce e non fa mai errori. Già tra il 2008 e il 2010 lui era al top ma adesso è ancora meglio. Anche in Malesia, la differenza è stata evidente: il mio long-run è stato ottimo ma non sarei mai riuscito a fare i suoi tempi. Devo ancora lavorare.” L’armonia in casa Yamaha regna sovrana? Per ora pare di sì...