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Rieju Aventura 500 Legend: 1000 km senza fermarsi

La Aventura 500 Legend è molto più di una boutade perché dovrebbe arrivare sul mercato europeo già nel 2023 e ha caratteristiche piuttosto interessanti. Per cominciare, è il primo modello a due cilindri negli 80 anni di storia della Rieju

Rieju Aventura 500 Legend: 1000 km senza fermarsi

Le moto della categoria adventure vanno per la maggiore e si è buttata nella mischia anche la Rieju, marchio spagnolo con sede a Figueres, vicino a Girona, che proprio quest’anno festeggiare l’80º anniversario dalla nascita.

Al Salone di Milano ha presentato questo modello dal nome evocativo: la Aventura 500 Legend è molto più di una boutade perché dovrebbe arrivare sul mercato europeo già nel 2023 e ha caratteristiche piuttosto interessanti. Per cominciare, è il primo modello a due cilindri negli 80 anni di storia della Rieju. Si tratta di un’unità progettata sulla falsariga del propulsore Honda da mezzo litro, quello montato sugli attuali modelli CB 500: bicilindrico parallelo frontemarcia a quattro tempi con distribuzione doppio albero a camme in testa, otto valvole, iniezione elettronica, raffreddamento a liquido e cambio sei marce. Una vecchia conoscenza che viene dalla Cina, prodotto da Loncin e montato anche su modelli di altri costruttori. Ha un alesaggio leggermente superiore a quello del motore Honda, le misure caratteristiche sono 67 × 68,8  mm contro 67 × 66,8 mm e questo comporta una differenza di 14 cm³ nella cilindrata, ma non dovrebbe cambiare granché a livello di prestazioni. Al riguardo non sono stati diffusi dati ma dovrebbe esserne possibile la la guida con la patente di categoria A2.

 

Ciclistica tradizionale

Anche la ciclistica non riserva grosse sorprese. Sufficientemente robusta da consentire qualche passaggio in fuoristrada leggero, con un telaio in tubi d’acciaio e sospensioni che sembrano avere una discreta esclusione: dietro forcellone in alluminio con unico ammortizzatore centrale, davanti una forcella a steli rovesciati dall’aspetto solido, controllata però da un ammortizzatore di sterzo che non è un componente prettamente fuoristradistico. I dischi freno sono a margherita l’anteriore di 298 mm Ø e il posteriore di 240 mm Ø, dotati di ABS; le ruote a raggi montano pneumatici moderatamente tassellati nelle misure 90/90-21 davanti e 150/70-18 dietro.

La particolarità è nel serbatoio del carburante perché ce ne sono due, uno da 20 litri in posizione canonica e l’altro da 19 litri nella parte posteriore: ipotizzando un consumo di 25 km/litro vorrebbe dire una autonomia di un migliaio di chilometri. Degna di un TIR.

 

 

 



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