Salta al contenuto principale

The Reunion 2019, la pioggia non ferma la passione

Pur costringendo gli organizzatori ad annullare molte delle gare in programma, la pioggia incessante non ha impedito agli oltre 9mila visitatori di godersi le tante iniziative organizzate per la 5° edizione di The Reunion. Particolarmente numerosi, in particolare, gli appassionat venuti dall'estero
Image
Fuoriserie
The Reunion 2019
Grazie ad un programma particolarmente ricco di appuntamenti e gare (quest’ultime in parte soppresse a causa delle incessanti piogge), l’ultima edizione della The Reunion ha confermato la sua portata internazionale. Ospitata dall’Autodromo di Monza nel weekend del 17 - 19 maggio, la tre giorni ha registrato infatti - nonostante il maltempo - oltre 9mila presenze: “Siamo davvero contenti – ha dichiarato Matteo Adreani, ideatore dell’evento – che nemmeno la pioggia sia riuscita a rovinare la festa. Gli espositori, anche quelli che partecipavano a ‘The Reunion’ per la prima volta, sono rimasti soddisfatti. Nella giornata di sabato, un po’ più clemente dal punto di vista meteorologico, le moto sono riuscite anche a fare qualche sprint per la gioia degli spettatori che riempivano la tribuna. Si è svolta invece regolarmente la Elf Dirt Race, quest’anno veramente “dirt”. Meglio di così, insomma, non avremmo potuto fare. Da oggi siamo già al lavoro per la prossima edizione, che vogliamo far diventare ancora più internazionale, promuovendo l’evento all’estero per attrarre ancora più partecipanti e racer stranieri”.
Molto forte è stata in particolare la presenza del pubblico straniero, grazie soprattutto alle partnership con Sultans of Sprint – il più prestigioso campionato europeo di accelerazione riservato alle vintage – oltre che col Glemseck 101 e Cafe Racer Festival, anch’essi eventi di settore a livello internazionale. Nulla da fare invece per le varie gare di accelerazione. Per colpa della pioggia non hanno potuto gareggiare alle varie classi della TAG Heuer Sprint Race i circa 200 iscritti, di cui 30 donne, provenienti da 15 Paesi di 4 diversi continenti. Unica eccezione, la Elf Dirt Race – sfida in un ovale di flat track per motociclette con ruote tassellate – che, nel pomeriggio di sabato, ha visto trionfare nel fango Tommaso Valentino, in sella a una Royal Enfield Himalayan. Al secondo posto si è classificato invece Michele Giacché di Officine Sbrannetti, in sella a una BMW GS 1100. Medaglia di bronzo, infine, per Adelio Lorenzin, alla guida di una Fantic Caballero 500 Flat Track. In assenza delle gare l’attenzione dei visitatori si è concentrata tutta sulle iniziative e sulle novità presentate dagli espositori. Molta attesa c’era per esempio verso le nove Yamaha XSR del programma Yard Built, sviluppate da altrettanti “customizer” internazionali in nome di una comune sfida: riportare in vita l’atmosfera del rally vintage con le creazioni XSR700 che prendono ispirazione dalle macchine Yamaha MX e Rally degli anni '70 e ’80. Non è mancata infine la partecipazione di personaggi di rilievo, del mondo sportivo e non solo, che hanno reso l’evento ancora più interessante. Tutti pazzi, in particolare, per il campione della MotoGP Randy Mamola, presente nella duplice veste di ambassador Alpinestars e pilota Indian per la Factory Class dei Sultans of Sprint, che non si è risparmiato, firmando autografi e raccontando aneddoti.

Aggiungi un commento