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Raffaella Carrà fu anche pin-up per Vespa e Lambretta

Conduttrice, cantante, ballerina, showgirl e pure pin-up per i calendari di Vespa e Lambretta. Entrata nelle case degli italiani attraverso radio e tv, Raffaella Carrà fu tra il 1966 e il 1970 anche testimonial del “miracolo italiano”
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Raffaella in Vespa e Lambretta
Di belle donne in posa in calendario accanto a moto e scooter se ne sono viste negli anni, ma poche del fascino e del carisma di Raffaella Carrà. Sì, perché per quanti, troppo giovani, non lo sapessero, la showgirl bolognese è entrata nelle case degli italiani non solo attraverso radio e tv ma anche per mezzo di alcuni calendari da appendere al muro. 
Scomparsa lo scorso 5 luglio a seguito di una malattia che la affliggeva da tempo, la conduttrice, cantante e ballerina ha iniziato la sua splendida carriera già agli inizi degli anni Cinquanta, diventando appena un decennio dopo testimonial per Piaggio, che nel 1966 la scelse come “pin-up” per Vespa, all’epoca emblema della bellezza, della raffinatezza, del gusto e del miracolo italiano. Pochi anni più tardi fu la volta di Lambretta che, nel 1970, chiese a Raffaella, sempre più famosa e conosciuta nel mondo dello spettacolo - di lì a pochi mesi sarebbe arrivato l’intramontabile Tuca Tuca -  di tornare davanti alla macchina fotografica e farsi ritrarre in 12 scatti insieme allo scooter. Pose artistiche, mai volgari ed anzi estremamente raffinate e di buon gusto, esattamente come piaceva all’epoca. La Carrà, bella quanto brava, non aveva nulla da invidiare alle tante dive americane che spopolavano da una costa all’altra dell’oceano…

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