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Qianjiang: un brevetto clutch-by-wire

La frizione elettronica potrebbe far parte di una trasmissione semiautomatica o addirittura completamente automatica, consentendo di partire oppure fermarsi senza agire direttamente sulla leva

Qianjiang: un brevetto clutch-by-wire

Oramai nessuno si sorprende più del ride-by-wire, l’acceleratore impiegato sulla maggior parte delle moto moderne che non ha più un collegamento diretto tra la manopola e le farfalle dell’iniezione, ma agisce elettronicamente. Analogamente il Gruppo Qianjiang, proprietario di QJ Motor e Benelli, ha richiesto una serie di brevetti per un comando a controllo elettronico della frizione. Normalmente quando si agisce sulla leva di sinistra il comando viene trasmesso da un sistema idraulico o da un cavo metallico; l’idea dei cinesi invece prevede di mantenere la solita leva ma di collegare ad essa un attuatore che comanda un potenziometro. Da questo parte il comando di azionamento di un alberino che fa ruotare di alcuni gradi un secondo albero rotante tramite un ingranaggio a settori. A questo secondo albero è accoppiato un tirante che innesta o disinnesta la frizione.

 

Idea interessante

La domanda di brevetto fa riferimento al disegno dell’attuatore e non ai potenziali vantaggi di un sistema del genere rispetto ad uno convenzionale, ma le prospettive sono interessanti. La meno importante riguarda lo stile, perché eliminare tubi o cavi darebbe più libertà ai designer, ma ci sono altre opzioni che riguardano l’aspetto funzionale. La frizione elettronica potrebbe far parte di una trasmissione semiautomatica o addirittura completamente automatica, consentendo – con l’aggiunta di altri dispositivi – di partire oppure fermarsi senza agire direttamente sulla leva e di utilizzare un tradizionale quick shift per effettuare le cambiate senza frizione in movimento.

Non è la prima volta che si parla di frizioni ad azionamento automatico, in passato già abbiamo visto la YCC-S della Yamaha FJR1300AE, il sistema SCS MV Agusta, la doppia frizione DCT Honda e, più indietro negli anni, Honda DN-01 e Aprilia Mana 850 che però non avevano un cambio a ingranaggi ma un variatore; il sistema Qianjiang però permetterebbe un più ampio ventaglio di modalità di funzionamento.

 



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