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Prezzi benzina: si va verso i 2,28 euro al litro

La UE vuole obbligare le compagnie petrolifere a pagare per ogni tonnellata di CO2 prodotta, i costi alla pompa aumenteranno e a farne le spese saremo ancora una volta noi cittadini

Prezzi in aumento

Diesel e benzina vi sembrano cari? I prezzi oggi alla pompa sono niente rispetto a quelli che potrebbero diventare di qui ai prossimi anni. Bruxelles ha infatti deciso di includere benzina e gasolio per il trasporto su gomma nel mercato delle quote di CO2 (ETS) a partire dal 2027, imponendo alle raffinerie un prezzo minimo per ogni tonnellata emessa. Un sovrapprezzo – inizialmente calcolato in 10–12 centesimi al litro ma destinato a crescere fino a 50 centesimi o più – che finirà inevitabilmente nel prezzo alla pompa. Facciamo chiarezza. 

Cos’ha deciso Bruxelles

Approvata il 10maggio 2023, con la Direttiva 2023/959 l’Unione Europea ha dato il via libera a un secondo mercato di scambio delle quote di emissione CO2, estendendo l’ETS anche ai carburanti per i trasporti su gomma. In pratica, dal 2027 le compagnie petrolifere pagheranno per ogni tonnellata di CO2 emessa durante la produzione di benzina e gasolio e, a cascata, l’onere verrà scaricato direttamente sul prezzo alla pompa. Morale: saremo ancora noi a pagarlo. Ma quanto? 

Il “tetto” massimo

Le istituzioni comunitarie hanno fissato un “tetto” di 45euro per tonnellata, che si traduce in un sovrapprezzo minimo di 10cent/litro di benzina e 12cent/litro di gasolio. Tuttavia, poiché la domanda di quote ETS è destinata a salire, secondo uno sudio finanziato dal ministero della ricerca tedesco, il prezzo potrebbe schizzare ben oltre, fino a toccare quota 200euro/t (cioè 47cent/litro) o addirittura 350euro/t nel medio termine. Considerato che i prezzi di mercato sono in ascesa, passati cioè dalle 8,34euro/t del gennaio2018  a 96,19euro/t nel 2024 (con previsione di 104,84euro/t nel 2025), lo scenario di cui sopra è più che probabile. Tradotto: se i costi di ETS esplodono, il prezzo della benzina potrebbe superare i 2,28euro/litro, come già paventato in occasione del primo rialzo dei carburanti nel 2023. 

Come funziona l’ETS

Acronimo di Emission Trading System, l’ETS è un mercato in cui le aziende comprano “crediti” per compensare le loro emissioni. Finora riguardava soprattutto industria e navigazione, ma con la nuova direttiva entra a pieno titolo il settore stradale, insieme agli edifici. L’obiettivo ufficiale è “armonizzare” i prezzi e incentivare la riduzione delle emissioni.

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Ottavonano-IETTALO
Gio, 19/06/2025 - 19:03
Bene, da qui al 2027 cancellate le accise….. è dal 1929 che le pachiamo alluvioni, terremoti ed altre cose passate….. a quest’ora potevamo costruire due città di case prefabbricate e non…..
Davis99
Ven, 20/06/2025 - 00:10
La direttiva UE è un fattore chiave nell'aumento dei prezzi della benzina, ma le guerre e le tensioni geopolitiche possono contribuire a queste dinamiche di prezzo di cui nessuno cita. Continuate ad occuparvi di moto e non di geopolitica. 🤗
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alessandropia
Ven, 20/06/2025 - 10:33
Non è che il problema dei prezzi dei carburanti, e di molti altri prodotti, che tendono sempre a salire, quasi sempre senza motivo alcuno ma soltanto per semplice speculazione, sia un problema quasi esclusivamente legato alla totale anarchia Italiana? Anarchia di prezzi e comportamenti legata ad una mentalità incivile cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, durante i quali è stato smantellata ogni attività di controlli e repressione dei reati. Ma la colpa la si dà all'Europa, alle guerre, al clima e via di seguito. Ogni occasione è buona per buttarla nel di dietro al prossimo scaricando poi la colpa su qualcun'altro, tanto a pagare sono sempre i soliti bischeri.