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Pedone condannato per avere causato la morte di un motociclista

Il comportamento negligente e incurante delle norme del Codice della Strada di un pedone è stato considerato la causa di un incidente in cui ha perso la vita un giovane motociclista. Il giudice ha così condannato il pedone per omicidio colposo
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Decisione importante
È una sentenza destinata a fare giurisprudenza: un pedone che ha provocato la morte di un motociclista è stato condannato, in primo grado, per omicidio colposo. Il giudice Alessandra Martinelli ha comminato una pena di 1 anno e 8 mesi di detenzione a un ventitreenne del Gambia, per avere causato l’incidente in cui il 18 dicembre 2015 aveva perso la vita Nicola Coltelli, di 17 anni. Il ragazzo stava percorrendo in moto via Vallelunga a Pontelagoscuro (FE), di notte, e investì Bubacarr Tounkara che camminava sul ciglio della strada assieme a un amico; Coltelli perse il controllo del veicolo e finì contro il guard rail restando ucciso sul colpo.
La motivazione della sentenza, molto dura, è che Bubacarr camminava nel senso di marcia della moto mentre sarebbe dovuto essere dall’altro lato della strada, secondo quanto previsto dal Codice della Strada.
Il giudice ha assegnato anche una provvisionale di 100.000 euro a ciascuno dei due genitori, come risarcimento.
L’avvocato di parte civile, Lavinia Cantià, aveva sottolineato la negligenza del pedone. Il Pubblico Ministero, Alessandro Rossetti, aveva chiesto una pena di 1 anno e 6 mesi, la condanna è stata di due mesi in più. IL difensore Marco Cipolla aveva escluso qualsiasi responsabilità del ragazzo del Gambia, attualmente ospite di una comunità per migranti che si trova nelle vicinanze del luogo dell’incidente, e ha annunciato che ricorrerà in appello.

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